Chat trapelata: alleati USA in allarme

La chat di gruppo tra alti funzionari statunitensi riguardante un attacco pianificato nello Yemen, nella quale è stato accidentalmente incluso anche un giornalista, è stata giudicata dagli alleati degli Stati Uniti come una grave violazione della sicurezza. L’incidente ha sollevato forti preoccupazioni sulla condivisione delle informazioni di intelligence con Washington e sulla sicurezza delle operazioni militari congiunte.
La conversazione, avvenuta sull’app di messaggistica Signal e relativa agli attacchi contro i ribelli Houthi, è stata definita “piuttosto scioccante” da Neil Melvin, esperto di sicurezza presso il Royal United Services Institute “Sembra che alcuni tra i più alti funzionari statunitensi mostrino un completo disprezzo per i normali protocolli di sicurezza” ha commentato.
La Casa Bianca e il Pentagono hanno negato che il Segretario alla Difesa, Pete Hegseth, abbia divulgato informazioni classificate. Tuttavia, oltre alla fuga di notizie, a preoccupare sono anche i toni sprezzanti verso gli alleati europei emersi nella conversazione. Il vicepresidente JD Vance si è lamentato del continuo “salvare” l’Europa, mentre Hegseth ha definito il comportamento europeo come un esempio di “parassitismo patetico”.
Un rapporto sempre più teso
Queste dichiarazioni rappresentano un ulteriore colpo alla già fragile relazione transatlantica, messa alla prova dall’approccio isolazionista di Donald Trump. L’ex presidente ha irrigidito le politiche migratorie e, in più occasioni, ha mostrato scarso interesse verso le nazioni alleate.
Trump ha addirittura manifestato l’intenzione di acquisire la Groenlandia e trasformare il Canada nel 51º stato americano. Il Primo Ministro canadese Mark Carney ha reagito affermando che il suo paese dovrà “assumersi maggiore responsabilità per la propria difesa”. La frustrazione europea è tangibile. Nathalie Loiseau, europarlamentare francese, ha commentato ironicamente: “Se fossi Putin, mi sentirei disoccupato. L’amministrazione USA rivela da sola le proprie informazioni.”
Fiducia incrinata
Il Primo Ministro canadese Carney ha definito la vicenda “una questione molto seria” che richiede risposte rapide e concrete.
Il Regno Unito, particolarmente esposto, condivide strettamente le proprie attività di intelligence con Washington all’interno dell’alleanza dei Cinque Occhi. La Royal Air Force ha collaborato agli attacchi agli Houthi, ma il ministro britannico Luke Pollard ha assicurato che il personale non è stato messo a rischio.
Ed Davey, leader dei Liberal Democratici britannici, ha invece dichiarato che l’incapacità dell’amministrazione Trump nel proteggere le proprie informazioni “potrebbe presto mettere a rischio anche la nostra intelligence”.
“Questo potrebbe mettere a rischio vite britanniche” ha detto. Secondo Alex Clarkson del King’s College di Londra, molti dei professionisti esperti che arginavano i danni nella prima amministrazione Trump ora non ci sono più, lasciando spazio a comportamenti che prima erano contenuti.
Un’America sempre più distante
Gli Stati Uniti hanno sostenuto la sicurezza europea fin dalla Seconda Guerra Mondiale, ma le critiche verso la mancanza di investimenti europei nella difesa si sono fatte più forti dalle amministrazioni Obama in poi. Trump, però, ha spinto molto oltre questa frustrazione, proponendo una revisione totale degli accordi di sicurezza.
Durante la scorsa campagna elettorale, ha dichiarato che la Russia avrebbe dovuto “fare ciò che vuole” contro i paesi NATO che non rispettano gli obiettivi di spesa militare. Per Max Bergmann, ex funzionario del Dipartimento di Stato, gli USA vedono ormai l’Europa come un avversario: “È chiaro che sarà quasi impossibile contare sugli Stati Uniti per la difesa della democrazia nel mondo,” ha affermato anche Kevin Casas-Zamora, segretario generale di International IDEA.
Eppure, secondo i leader della NATO, la pressione americana e la guerra in Ucraina hanno avuto un effetto: la maggior parte dei membri ora investe almeno il 2% del PIL nella difesa. La possibilità di un secondo mandato Trump e un riavvicinamento a Putin hanno accelerato i piani di difesa europei. Regno Unito e Francia guidano ora una “coalizione dei volenterosi” per un possibile cessate il fuoco in Ucraina. Clarkson conclude con una nota di speranza per l’Europa: “Non si dovrebbe sottovalutare la capacità industriale militare europea. Gli americani potrebbero aver risvegliato un gigante addormentato.”
Pubblicato da Condoralex
Al secolo Alessandro Generotti, C.le magg. Paracadutista in congedo. Brevetto Paracadutista Militare nº 192806. 186º RGT Par. Folgore/5º BTG. Par. El Alamein/XIII Cp. Par. Condor.
Fondatore e amministratore del sito web BRIGATAFOLGORE.NET. Blogger e informatico di professione.