Il Comando Raggruppamento Subacquei e Incursori “Teseo Tesei” (COMSUBIN) è l’unità d’élite della Marina Militare italiana, composta dal “Gruppo Operativo Subacquei” (G.O.S.) e dal “Gruppo Operativo Incursori” (G.O.I.), unità di Forze Speciali.
Fondato nel 1952, nella sua attuale organizzazione dal 1960, prende il nome dal maggiore Teseo Tesei, Medaglia d’Oro al Valor Militare. Il COMSUBIN risponde direttamente al capo di stato maggiore della Marina, sotto la guida di un ufficiale ammiraglio.
Ha sede a Le Grazie, nell’antica fortezza del Varignano. Originariamente costruita come lazzaretto, nel 1888 divenne il Comando della Difesa Marittima locale e, successivamente, la scuola del Corpo Reali Equipaggi di Marina per le categorie torpedinieri e radiotelegrafisti.
Nel 1910, il Varignano diventò la sede dei palombari della Regia Marina, con il trasferimento della storica Scuola Palombari, fondata a Genova nel 1849. Successivamente, nel 1952, divenne la base degli incursori, una nuova categoria creata per dare continuità alla tradizione dei combattenti dei mezzi d’assalto della Marina e per preservare le competenze acquisite durante la Seconda Guerra Mondiale.
La caserma è intitolata al Maggiore del Genio Navale Teseo Tesei.
Storia
La prima scuola palombari, fondata a Genova nel 1849, fu trasferita al Varignano nel 1910, dove combinò capacità subacquee con competenze nella neutralizzazione di ordigni esplosivi.
La formazione dei primi gruppi di incursione subacquea risale alla Prima Guerra Mondiale, quando la Regia Marina utilizzò mezzi come i MAS e la Torpedine semovente Rossetti (nota come “mignatta”), da cui derivò il famoso siluro a lenta corsa, o “maiale”.
Questi mezzi permisero agli incursori italiani di compiere azioni memorabili contro la flotta austro-ungarica, tra cui la celebre impresa di Premuda.
Un ruolo fondamentale venne svolto anche dall’ufficiale del Genio Navale Armando Andri, che nel 1921 condusse il primo recupero di una corazzata, il Leonardo da Vinci, nel Mar Piccolo di Taranto, operazione che segnò una tappa importante nelle operazioni subacquee.
La categoria dei palombari fu formalmente istituita nel 1933 con una legge che modificava l’ordinamento del Corpo Reale degli Equipaggi Marittimi (CREM).
Tuttavia, l’origine degli Incursori del COMSUBIN si colloca negli anni ’30, quando iniziarono le sperimentazioni con mezzi d’assalto speciali e attrezzature subacquee, come gli autorespiratori e le mute.
Nel 1938, fu creato il primo reparto di mezzi d’assalto, denominato “Comando dei Mezzi d’Assalto”, che divenne la Iª Flottiglia MAS, trasformata successivamente, nel 1941, nella celebre Xª Flottiglia MAS.
Nel 1939, fu istituita la “Scuola Sommozzatori” a Livorno, presso l’Accademia Navale. Fondata da Angelo Belloni, inventore dell’autorespiratore a ossigeno (ARO), la scuola addestrava ufficiali e sottufficiali all’uso di tali dispositivi e li selezionava per operare nei reparti specializzati, come gli uomini Gamma o gli operatori dei siluri a lenta corsa (SLC).
Gli incursori destinati agli SLC venivano addestrati in segreto presso la base di Bocca di Serchio, dove sviluppavano le capacità necessarie per utilizzare questi mezzi e piazzare in modo occulto cariche esplosive sotto le navi nemiche.
Seconda guerra mondiale
Durante la Seconda Guerra Mondiale (1940-1943), le Flottiglie MAS della Regia Marina compirono imprese notevoli, affondando oltre 72.190 tonnellate di naviglio da guerra e 130.572 tonnellate di naviglio mercantile.
Tra le azioni più importanti vi fu l’Impresa di Alessandria del 1941, quando sei incursori italiani penetrarono nel porto di Alessandria d’Egitto, affondando le corazzate britanniche Valiant e Queen Elizabeth.
Per queste imprese, vennero assegnate numerose decorazioni, tra cui la Medaglia d’Oro al Valor Militare allo stendardo della Xª Flottiglia MAS.
I reparti GNP
Nel 1941, la Regia Marina creò un reparto “Guastatori” a Pola, integrato da battaglioni di “Nuotatori” e “Paracadutisti”, destinati all’invasione di Malta. Sebbene l’operazione non si concretizzò, questi specialisti vennero impiegati in Provenza e Corsica nel 1942.
Nell’aprile 1943 furono riuniti a Livorno nel Gruppo battaglioni Nuotatori Paracadutisti, al comando del capitano di fregata Carlo Simen, sotto le dipendenze di Generalmas.
Dopo l’armistizio
Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, a Taranto fu riorganizzato un reparto del Regno del Sud chiamato Mariassalto Taranto, sotto il comando del capitano di fregata Ernesto Forza, ex comandante della Decima Flottiglia MAS. A questo si unirono operatori come Antonio Marceglia e Luigi Durand de La Penne, rimpatriati nel 1944 dopo essere stati prigionieri degli inglesi.
Il reparto partecipò a diverse operazioni a fianco degli alleati, tra cui l’affondamento dell’incrociatore Bolzano nel 1944 e della portaerei incompleta Aquila a Genova nel 1945, per impedirne l’uso da parte dei tedeschi.
Nel frattempo, nella Repubblica Sociale Italiana, altri membri della Xª Flottiglia MAS, sotto il comando di Junio Valerio Borghese, continuarono a operare sotto la bandiera della RSI. Nonostante l’occupazione tedesca, Borghese mantenne una certa autonomia operativa, con il tricolore che continuava a sventolare sulla loro base.
Gruppo Arditi Incursori
Nel 1952, dopo la revoca dei vincoli del Trattato di Parigi, la Marina Militare creò il Gruppo Arditi Incursori sotto il comando del Tenente di Vascello Aldo Massarini, incorporando esperienze acquisite dai palombari e guastatori del Gruppo Gamma. Il gruppo, posto alle dipendenze di Maricentrosub, venne riorganizzato sotto la guida dell’ammiraglio Gino Birindelli e nel 1956 assunse il nome di MariSubArdIn, distinguendosi per l’addestramento in operazioni marittime e montane, comprese le attività di aviolancio dal 1962.
La costituzione del COMSUBIN
Nel 1959, il comando MariSubArdIn divenne MaricenSubIn, segno della continua evoluzione del reparto, fino a raggiungere la sua organizzazione definitiva il 15 febbraio 1960 con la nascita del COMSUBIN, Comando Raggruppamento Subacquei ed Incursori “Teseo Tesei”. Il fregio del comando, rappresentato da un caimano, onora gli Arditi della Prima Guerra Mondiale conosciuti come i “Caimani Neri del Piave”.
Uno degli episodi più significativi che evidenziarono l’efficacia del COMSUBIN fu l’intervento rapido durante l’alluvione di Firenze del 1966, in cui gli incursori fornirono aiuti vitali alla popolazione, guadagnandosi la medaglia d’argento al valor civile.
Le operazioni all’estero
Il 30 dicembre 1985 furono istituiti i Gruppi Operativi Speciali (GOS), di cui il COMSUBIN fece parte con una quota degli incursori del Col Moschin, per condurre operazioni sotto il coordinamento del SISMI. Successivamente, gli operatori del Gruppo Operativo Incursori (GOI) presero parte a missioni delicate in tutto il mondo, tra cui il recupero di cittadini italiani in Ruanda durante il genocidio del 1994 e l’operazione di peacekeeping a Timor Est nel 1999.
Tra il 2001 e il 2005, gli incursori del GOI furono impiegati in Afghanistan nell’ambito dell’Operazione Enduring Freedom, con distacchi continui nella Task Force 45 fino al 2012.
Gli operatori GOS furono anche protagonisti nel recupero della Costa Concordia dopo il naufragio del 2012.
Dal 2016, il GOI del COMSUBIN collabora con l’AISE per missioni riservate fuori area, mantenendo un ruolo strategico in operazioni delicate e altamente riservate su scala internazionale.
Organizzazione
Il comandante del reparto è solitamente un contrammiraglio, e ha sotto il suo diretto comando i comandanti del GOI (Gruppo Operativo Incursori) e del GOS (Gruppo Operativo Subacquei).
Dal comandante del Raggruppamento dipendono:
- Quartier Generale: assicura i servizi e il mantenimento dell’efficienza del Comando, permettendo ai gruppi di svolgere le loro missioni.
- Gruppo Operativo Incursori (GOI): unico reparto di Forze Speciali della Marina Militare, erede degli uomini dei mezzi d’assalto della Marina.
- Gruppo Operativo Subacquei (GOS): reparto specialistico che include sommozzatori e palombari, operatori subacquei con le capacità di immersione più avanzate, derivanti da una tradizione di circa 170 anni nella Marina.
- Gruppo Navale Speciale: responsabile delle unità navali, tra cui:
- Anteo
- Cabrini e Tedeschi
- motoscafi Pedretti e Marino e altri mezzi minori.
- Gruppo Scuole, suddiviso in:
- scuola subacquei
- scuola incursori
- scuola di medicina subacquea e iperbarica.
- Ufficio Studi: centro dedicato allo sviluppo tecnologico di materiali e mezzi utilizzati dagli operatori dei gruppi operativi.
Gruppo operativo incursori – GOI
Il GOI (Gruppo Operativo Incursori) è l’unità d’attacco specializzata in operazioni speciali, ed è parte delle forze speciali italiane riconosciute, sotto il comando operativo del COFS (Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali Italiane). Il GOI opera insieme ad altre unità speciali italiane, tra cui:
- 9º Reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin” – Esercito Italiano
- 4º Reggimento Alpini Paracadutisti – Esercito Italiano
- 185° Reggimento Ricognizione e Acquisizione Obiettivi (RRAO) “Folgore” – Esercito Italiano
- Gruppo Intervento Speciale (GIS) – Carabinieri
- 17º Stormo Incursori – Aeronautica Militare
Il GOI collabora strettamente con il Reparto Eliassalto per le operazioni aviotrasportate e ricopre ruoli offensivi, in linea con la sua dottrina operativa, proiettata alla difesa degli interessi nazionali, anche oltre i confini italiani. Il personale del GOI è composto esclusivamente da professionisti, sottoposti a un addestramento estremamente duro, selettivo e approfondito, per garantire elevati standard operativi.
Gruppo operativo subacquei – GOS
Il Gruppo Operativo Subacquei (GOS) è una forza specialistica della Marina Militare, incaricata di condurre operazioni subacquee complesse. È specializzato nella bonifica di mine e ordigni inesplosi in mare, negli interventi tecnici a grandi profondità e nel soccorso e supporto tecnico agli equipaggi delle unità sottomarine.
I palombari e sommozzatori del GOS sono responsabili della difesa subacquea delle unità della Marina Militare in porto, conducendo operazioni anti-sabotaggio contro eventuali incursioni ostili, ispezionando le carene delle navi per verificare la presenza di ordigni e partecipando a missioni subacquee di rilievo, come le ispezioni di relitti affondati.
Il GOS fa parte del Raggruppamento Subacquei e Incursori “Teseo Tesei” e condivide la sede presso il promontorio del Varignano, nel comune di Portovenere (La Spezia). È comandato da un ufficiale superiore, solitamente di rango non inferiore a capitano di fregata.
I palombari della Marina sono il punto di riferimento italiano per la dottrina e le attrezzature nel campo delle immersioni. Il GOS è spesso chiamato a intervenire anche in operazioni di protezione civile. Tra le loro missioni più rilevanti:
- Il 24 dicembre 1978, intervennero per recuperare il relitto dell’aereo caduto vicino a Punta Raisi (Palermo), che si era schiantato in mare nella notte tra il 22 e il 23 dicembre, causando la morte di 108 persone.
- Il 13 gennaio 2012, furono i primi a intervenire sul naufragio della nave da crociera Costa Concordia, aprendo varchi mediante cariche esplosive sulla chiglia semicapovolta per permettere la ricerca di superstiti.
Il GOS è in grado di operare fino a 300 metri di profondità, utilizzando impianti integrati sulle navi del Gruppo Navale Speciale, con l’ausilio di miscele respiratorie elio-ossigeno e tecniche di immersione in saturazione. Il soccorso ai sommergibili sinistrati viene effettuato tramite la Campana McCann fino a 130 metri, un minisommergibile Drass-Galeazzi SRV-300, o immersioni con scafandro rigido articolato (ADS) fino a 300 metri.
La Scuola Subacquei
La Scuola Subacquei del COMSUBIN è l’erede della “Scuola Palombari”, fondata a Genova il 24 luglio 1849 su iniziativa del generale Enrico Morozzo della Rocca, allora ministro della Guerra e della Marina del Regno di Sardegna. Inizialmente, l’istituto formava personale in grado di operare con scafandro da palombaro a 10 metri di profondità per oltre tre ore. Nel 1934, la scuola fu trasferita all’Arsenale San Bartolomeo, a La Spezia.
Durante le due guerre mondiali, i palombari svolsero operazioni di recupero di scafi affondati. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Scuola Palombari fu fusa con la Scuola Sommozzatori di Livorno, dando vita al MARICENTROSUB di Varignano.
Negli anni successivi, i palombari contribuirono alla rimozione di relitti navali e alla bonifica di mine e ordigni, esperienza che ha favorito lo sviluppo dei moderni Reparti Subacquei. Nel 1954, la scuola subacquei venne riorganizzata all’interno del Raggruppamento Subacquei.
La scuola seleziona e addestra sommozzatori e palombari della Marina, oltre a formare operatori subacquei per tutte le Forze Armate e corpi di polizia.