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Una strategia per il futuro digitale della NATO

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Nel contesto definito dal Concetto Strategico del 2022, l’Alleanza Atlantica ha ribadito la necessità di rafforzare il proprio vantaggio tecnologico come elemento chiave per la deterrenza e la difesa collettiva. A tal fine, la NATO ha intrapreso un profondo processo di trasformazione digitale, culminato con l’approvazione, nel febbraio 2025, della Data Strategy for the Alliance (DaSA) da parte del Consiglio Atlantico. La strategia si inserisce nel quadro della Digital Transformation Implementation Strategy (DTIS), che punta a migliorare l’interoperabilità, la consapevolezza situazionale e il processo decisionale attraverso l’uso dei dati.

Cuore della strategia è l’istituzione dell’Alliance Data Sharing Ecosystem (ADSE), un sistema che consente lo scambio sicuro e collaborativo di risorse dati, modelli di intelligenza artificiale (IA) e algoritmi di machine learning tra gli Alleati, l’industria e il mondo accademico. L’obiettivo? Rendere la NATO una vera organizzazione data-centric entro il 2030, in grado di sfruttare dati curati e affidabili attraverso una forza lavoro alfabetizzata, processi ottimizzati e infrastrutture digitali federate.

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Verso una NATO data-driven: governance, cultura e interoperabilità

La strategia della NATO definisce cinque obiettivi strategici: una governance solida dei dati, la valorizzazione del dato come asset strategico, la sicurezza data-centric, la maturità analitica del personale e la creazione di un ecosistema federato per la condivisione dei dati. La governance dei dati sarà guidata dal Digital Policy Committee, che coordinerà l’adozione di standard comuni, la protezione dei dati e il rispetto dei principi di sicurezza, legalità e tutela della privacy. La NATO adotterà inoltre misure di sicurezza adattive, basate sull’origine e la riservatezza del dato, a tutela delle missioni e dei diritti individuali.

Per favorire la trasformazione culturale, la strategia punta a formare una forza lavoro con competenze trasversali in ambito dati, attraverso percorsi formativi su misura per ruoli e team. Questo approccio mira a costruire una cultura diffusa del decision-making basato sui dati, garantendo che ogni membro della NATO, civile o militare, possa contribuire in modo consapevole ed efficace.

Fondamentale sarà anche l’interoperabilità: metadati standardizzati (NCMS – STANAG 5636), cataloghi integrati e interfacce web/API permetteranno agli utenti – umani o automatizzati – di accedere in modo sicuro e tracciabile a dati condivisi. La strategia prevede inoltre l’adozione del Data Centric Reference Architecture (DCRA), una cornice che garantisce scalabilità, qualità e adattabilità dei dati, orientando la NATO verso un modello realmente data-driven.

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Principi, abilitatori e governance centrata sul dato

La Data Strategy for the Alliance si fonda su sette principi guida: i dati devono essere scopribili, accessibili, affidabili, regolamentati, interoperabili, condivisi e sicuri lungo tutto il loro ciclo di vita. Per garantire l’operatività di tali principi, la strategia prevede una serie di data enablers che includono governance, architetture di riferimento, standard moderni per l’interoperabilità e sviluppo del talento.

In particolare, la governance computazionale dei dati garantirà qualità, sicurezza e compliance su larga scala; le architetture di riferimento forniranno standard e raccomandazioni tecnologiche per assicurare un utilizzo efficiente dei dati. I nuovi standard NATO per l’interoperabilità semantica, basati su ontologie specifiche per difesa e sicurezza, faciliteranno l’integrazione tra umani e tecnologie come l’IA. Parallelamente, lo sviluppo di una cultura agile del dato sarà reso possibile da un’adeguata formazione e dalla valorizzazione di un personale capace di sfruttare il dato come leva per il cambiamento.

A livello di governance, la NATO ha istituito un Data Centric Governance Operating Model per coordinare l’attuazione della strategia e promuovere il dialogo tra i responsabili della gestione dei dati. Il modello prevede la creazione di comitati dedicati sia a livello nazionale sia all’interno del NATO Enterprise, con il supporto operativo dell’Ufficio del Chief Information Officer della NATO (OCIO). Il NATO Information Management Authority (NIMA), in formato Alleanza, fungerà da consiglio dei CDO, supervisionando l’adozione delle politiche e degli standard dati.

In sintesi, la strategia dei dati della NATO rappresenta un passo decisivo verso una gestione integrata e consapevole del dato come risorsa strategica. Attraverso il rafforzamento delle capacità digitali, la formazione della forza lavoro e la creazione di un ecosistema federato di condivisione, l’Alleanza mira a consolidare il proprio vantaggio informativo e operativo in un contesto geopolitico sempre più complesso e competitivo.

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Al secolo Alessandro Generotti, C.le magg. Paracadutista in congedo. Brevetto Paracadutista Militare nº 192806. 186º RGT Par. Folgore/5º BTG. Par. El Alamein/XIII Cp. Par. Condor.
Fondatore e amministratore del sito web BRIGATAFOLGORE.NET. Blogger e informatico di professione.

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