Il 163° Corso “Lealtà” commemora i 40 anni dalla nomina a Sottotenente

Quarant’anni di storia, valori e spirito di corpo. Oggi, presso la storica sede della Scuola Ufficiali dell’Esercito a Torino, il 163° Corso “Lealtà” dell’Esercito Italiano ha celebrato il quarantesimo anniversario dalla propria nomina a Sottotenente, in un evento carico di emozione, ricordi e significati profondi.
Alla cerimonia ha preso parte il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, anch’egli appartenente al 163° Corso, accolto dal Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, Gen. C.A. Carlo Lamanna, e dal Vice Comandante dell’Istituto, Gen.B. Luigi Carpineto. L’alto ufficiale ha ricevuto gli onori da un picchetto formato dagli Ufficiali frequentatori, in un simbolico abbraccio tra generazioni.

Valori che attraversano il tempo
La giornata si è aperta con la cerimonia dell’Alzabandiera Solenne, seguita dalla deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti nel Cortile d’Onore. Un momento di raccoglimento, reso ancora più toccante dalla lettura dei nomi dei Caduti del Corso da parte del Gen. C.A. (ris.) Antonio Bettelli, Capo Scelto di Reggimento del 163° Corso.
Nel suo discorso, il Gen. Masiello ha rivolto un messaggio ai giovani Ufficiali del 203° Corso “Lealtà”, presenti alla cerimonia:
“Oggi è un passaggio di testimone nella responsabilità di farsi carico del Paese, mantenendo il fuoco della lealtà sempre vivo dentro di voi. La lealtà è uno stile di vita. Il legame di appartenenza allo stesso corso cementerà una solidarietà fra voi che vi accompagnerà per tutta la vita, rendendovi più forti e migliori. Preparatevi al meglio per essere Comandanti, cioè faro di ispirazione ed esempio per i vostri soldati. È questione di valori”
Parole che hanno rafforzato il legame tra chi ha già percorso la via e chi oggi si prepara ad assumerne il testimone, in una continuità ideale fondata sulla lealtà, sull’identità militare e sulla dedizione al dovere.

Tradizione, memoria e orgoglio
Dopo la tradizionale foto di Corso, i partecipanti hanno visitato gli ambienti storici del settecentesco Palazzo dell’Arsenale, simbolo della formazione degli ufficiali dell’Esercito. Particolarmente sentito l’omaggio alla Bandiera d’Istituto, decorata con la Medaglia d’Argento al Valore Militare e la Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito, da parte dei Capi Corso di ogni Arma e Corpo del 163°.
L’incontro con gli allievi Ufficiali del 203° Corso ha rappresentato un momento prezioso di scambio intergenerazionale, dove esperienza e gioventù si sono confrontate, rafforzando il senso di appartenenza e la trasmissione di quei valori che da sempre rappresentano la colonna portante dell’Istituzione.

Un commiato carico di significato
L’evento si è concluso nell’Aula Magna, con il video-saluto del Comandante della Scuola Ufficiali, Gen. C.A. Antonello Vespaziani, e il tradizionale scambio di doni tra radunisti e istituzioni.
Tra le autorità militari presenti al raduno anche il Comandante delle Forze Operative Terrestri, Gen. C.A. Gaetano Zauner, il Comandante delle Forze Operative Terrestri di Supporto, Gen. C.A. Massimo Scala, e il Gen. C.A. (ris.) Massimo Panizzi, già Comandante dell’Istituto Geografico Militare.

Pubblicato da Condoralex
Al secolo Alessandro Generotti, C.le magg. Paracadutista in congedo. Brevetto Paracadutista Militare nº 192806. 186º RGT Par. Folgore/5º BTG. Par. El Alamein/XIII Cp. Par. Condor.
Fondatore e amministratore del sito web BRIGATAFOLGORE.NET. Blogger e informatico di professione.