Tokyo chiama, Bruxelles risponde: l’asse Giappone-NATO prende forma

Tokyo, aprile 2025 – In un momento storico segnato da turbolenze geopolitiche e da una ridefinizione degli equilibri globali, il segretario generale della NATO Mark Rutte ha ribadito la necessità di una collaborazione rafforzata tra l’Alleanza Atlantica e il Giappone. In occasione della sua prima visita ufficiale a Tokyo nel nuovo incarico, Rutte ha incontrato il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba e il ministro della Difesa, sottolineando come la sicurezza sia ormai un concetto indivisibile tra regioni geografiche un tempo considerate distinte.
“La nostra sicurezza è indivisibile. Quello che accade in Ucraina ha un impatto diretto sull’Indo-Pacifico, così come le tensioni nell’Asia orientale influenzano la stabilità dell’area euro-atlantica”, ha dichiarato Rutte. A suo giudizio, la crescente assertività della Cina e la cooperazione militare tra Russia e Corea del Nord pongono sfide che nessun attore internazionale può affrontare da solo. È per questo che la NATO sta intensificando i suoi rapporti con partner come il Giappone, già parte integrante della rete di cooperazione dell’Alleanza nell’Indo-Pacifico.

Difesa e tecnologia: assi strategici della cooperazione
Durante l’incontro, Ishiba e Rutte hanno convenuto sull’importanza di sviluppare nuove sinergie nell’industria della difesa. Il Giappone, grazie alle sue capacità tecnologiche avanzate, può offrire contributi determinanti in settori come intelligenza artificiale, droni, cybersicurezza e tecnologia quantistica. Lo sviluppo di tecnologie a duplice uso – militare e civile – rappresenta uno dei punti cardine dell’accordo tra le parti, in una visione integrata della sicurezza nazionale e internazionale.
“Una NATO più forte porterà notevoli benefici al Giappone”, ha affermato il primo ministro Ishiba durante la conferenza stampa congiunta, evidenziando il “potenziale enorme” della cooperazione nel settore della difesa. L’interesse nipponico non è solo strategico, ma anche operativo: Tokyo ha espresso la volontà di partecipare al comando NATO NSatu con sede a Wiesbaden, in Germania, che coordina la fornitura di equipaggiamento e addestramento alle forze ucraine.

La minaccia cinese e il nuovo ruolo del Giappone
Uno dei punti più delicati emersi nel corso dei colloqui riguarda la crescente influenza cinese nella regione. Rutte ha lanciato l’allarme: “La Cina continua a condurre attività destabilizzanti nell’Indo-Pacifico e sta sviluppando le sue capacità militari a un ritmo impressionante”. Secondo il segretario generale della NATO, Pechino possiede già oggi una flotta navale superiore a quella degli Stati Uniti e potrebbe disporre di 1.000 testate nucleari entro il 2030.
Ishiba e Rutte hanno rilasciato una dichiarazione congiunta nella quale condannano fermamente la cooperazione militare tra Russia e Corea del Nord, denunciando anche il supporto fornito dalla Cina all’industria bellica russa. Entrambi i leader hanno ribadito l’impegno per un Indo-Pacifico “libero e aperto”, basato sul rispetto del diritto internazionale, opponendosi a qualsiasi tentativo unilaterale di cambiare lo status quo con la forza, in riferimento alle dispute nel Mar Cinese Orientale e Meridionale.
Il nuovo orientamento della politica di difesa giapponese
Le parole di Rutte e Ishiba si inseriscono in un contesto di profonda trasformazione della postura strategica giapponese. Storicamente legato agli Stati Uniti da un trattato di mutua difesa, il Giappone sta oggi ampliando la propria rete di alleanze internazionali. La revisione della strategia nazionale di sicurezza, adottata nel 2023, ha aperto la strada a un rafforzamento delle capacità militari e a un maggiore protagonismo internazionale.
A conferma di questa tendenza, si inserisce anche la recente visita del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, in Giappone. Il generale Masiello ha partecipato all’esercitazione multilaterale “New Year Jump 25”, svolta a “Camp Narashino” insieme alla 1st Airborne Brigade della JGSDF, sottolineando il valore dell’interoperabilità tra forze armate alleate in settori chiave come operazioni aviolanciate, difesa CBRN e cybersicurezza.
“Il dialogo strategico e la cooperazione bilaterale nel settore della Difesa sono fondamentali per affrontare le sfide comuni. È giunto il momento di fare il primo passo verso l’interoperabilità tra i nostri eserciti”, ha affermato il generale italiano.

Una NATO sempre più globale
La visita di Rutte in Giappone, l’accordo per la cooperazione industriale, il potenziale ingresso di Tokyo in strutture NATO di comando, così come il coinvolgimento di partner come l’Italia, segnano un’evoluzione della NATO verso un’alleanza sempre più globale. L’Indo-Pacifico è oggi considerato un quadrante strategico centrale non solo per le economie mondiali, ma anche per l’equilibrio della sicurezza internazionale.
Rutte ha concluso il suo intervento ricordando che “non possiamo essere ingenui nei confronti della Cina” e che la risposta alla crescente instabilità richiede “una visione collettiva e una capacità coordinata di agire, in difesa dei valori condivisi”.
La strada per una cooperazione più stretta tra Giappone e NATO è ormai tracciata. La sfida sarà quella di tradurre i principi in azioni concrete, per garantire sicurezza e stabilità in un mondo che cambia rapidamente.
Pubblicato da Condoralex
Al secolo Alessandro Generotti, C.le magg. Paracadutista in congedo. Brevetto Paracadutista Militare nº 192806. 186º RGT Par. Folgore/5º BTG. Par. El Alamein/XIII Cp. Par. Condor.
Fondatore e amministratore del sito web BRIGATAFOLGORE.NET. Blogger e informatico di professione.