Ogni Marine un Operatore di Droni: La Nuova Frontiera dell’Esercito Americano

Il 3 gennaio 2025, presso la Marine Corps Base di Quantico in Virginia, è stato ufficialmente costituito il Marine Corps Attack Drone Team (MCADT), segnando una svolta decisiva nell’evoluzione operativa del Corpo dei Marines degli Stati Uniti. A firmare la nascita del nuovo team sono stati il generale di divisione Anthony M. Henderson, comandante del Training Command, e il generale di brigata Simon M. Doran, a capo del Marine Corps Warfighting Laboratory.
L’iniziativa nasce dalla crescente consapevolezza della minaccia rappresentata dai droni armati a visuale in prima persona (first-person view, o FPV), emersi come arma cruciale nei recenti conflitti, in particolare in Europa orientale. Le immagini virali provenienti dal fronte ucraino, che mostrano piccoli droni economici impiegati con letalità e precisione, hanno fatto scattare l’allarme anche tra i vertici del Pentagono.
A Quantico, il colonnello Scott Cuomo, comandante del Weapons Training Battalion, è stato incaricato in prima persona di sviluppare un programma che potesse replicare l’efficacia storica della Marine Corps Shooting Team, attiva da oltre un secolo, ma applicata al dominio aereo e tecnologico dei droni.
Il MCADT si propone come centro di eccellenza per l’integrazione tattica dei droni armati all’interno della Fleet Marine Force (FMF). Il team non si limita alla formazione e sperimentazione, ma rappresenterà anche il Corpo dei Marines in competizioni interforze, nazionali e internazionali, come la Military Drone Crucible Championship che si terrà in Florida tra il 30 giugno e il 3 luglio 2025, con la partecipazione di reparti d’élite come il 75° Reggimento Ranger.

2. Formazione, Innovazione e Competenze: Il Modello della Precisione
Il MCADT avrà sede proprio presso il Weapons Training Battalion di Quantico, sfruttando la sinergia con la Sezione Armi di Precisione e il retaggio della Shooting Team, da sempre pilastro della cultura del tiro di precisione nei Marines. La missione è chiara: integrare le lezioni apprese nei conflitti moderni e trasmettere competenze operative concrete attraverso addestramenti, competizioni e sviluppo tattico.
Secondo il maggiore Alejandro Tavizon, comandante della compagnia quartier generale del battaglione e responsabile del MCADT, “il nostro obiettivo è fornire ai Marines capacità organiche di attacco con droni FPV, finora assenti, per aumentare la letalità delle piccole unità.” Questo si traduce in una serie di attività mirate: sviluppo di corsi di addestramento, sperimentazione di nuove tecnologie, analisi dei risultati di gara e ridefinizione costante delle tattiche d’impiego.
Un aspetto fondamentale è la convenienza economica. I droni FPV impiegati, molti dei quali costruiti in laboratorio direttamente dai Marines, possono essere assemblati per poche centinaia di dollari. Come sottolinea Cuomo, “possiamo costruire un sistema efficace per 2000 dollari, capace di colpire bersagli a 15 chilometri, mentre un singolo missile Javelin costa oltre 200.000 dollari con una portata di soli 2,5 km.”
Non solo. Ogni drone può essere equipaggiato con carichi utili differenti – antiuomo, antimateriale, anticarro – offrendo una flessibilità operativa senza precedenti. Questa scalabilità consente di portare la capacità di colpire ben oltre la portata di un fucile d’assalto standard, rendendo ogni squadra di fucilieri una minaccia ben più letale, economica e autonoma.

3. Droni come Munizioni: Cambiare la Cultura Operativa
Il vero cambiamento, tuttavia, è di natura culturale. “Dobbiamo smettere di pensare ai droni come aerei e iniziare a considerarli munizioni,” ha affermato il generale Jason Woodworth, capo del Marine Corps Installations Command. Questa affermazione racchiude la filosofia che il MCADT sta cercando di promuovere: i droni non devono essere visti come sistemi d’élite, ma come strumenti standard dell’equipaggiamento di ogni Marine.
Per affrontare le sfide legate a regolamenti, spazio aereo militare, omologazioni e approvazioni frequenziali, il team lavora in stretto contatto con il Defense Innovation Unit, che ha stilato una “lista blu” di componenti e aziende affidabili. Tuttavia, come evidenzia il presidente della United States National Drone Association, Nathan Ecelbarger, il ritmo con cui emergono nuove tecnologie nel settore è talmente rapido che l’attesa per la formalizzazione potrebbe risultare controproducente.
All’interno delle officine di Quantico, i Marines stanno imparando a saldare circuiti, programmare radiocomandi e configurare sistemi FPV con velocità sorprendente. Il sergente maggiore Gregory Brown ha dichiarato: “Tre settimane fa non sapevo nulla di elettronica. Oggi posso insegnarlo ad altri Marines.”
Oltre alle competizioni, il MCADT organizzerà eventi nell’ambito del Competition-in-Arms Program, estendendo le storiche gare di tiro ai droni armati. Nel 2026 si terrà anche un campionato finale e un evento di selezione, durante il quale i migliori operatori verranno integrati stabilmente nel team.
In conclusione, il Marine Corps Attack Drone Team rappresenta non solo una risposta a una minaccia emergente, ma anche un passo concreto verso una trasformazione più profonda: ogni Marine dovrà diventare anche un operatore di droni, pronto a portare la letalità e l’adattabilità del Corpo nel nuovo paradigma della guerra tecnologica.

Pubblicato da Condoralex
Al secolo Alessandro Generotti, C.le magg. Paracadutista in congedo. Brevetto Paracadutista Militare nº 192806. 186º RGT Par. Folgore/5º BTG. Par. El Alamein/XIII Cp. Par. Condor.
Fondatore e amministratore del sito web BRIGATAFOLGORE.NET. Blogger e informatico di professione.