Mare Aperto 2025: la Marina Militare guida le operazioni multinazionali nel Mediterraneo

Dal 26 marzo al 18 aprile 2025 si svolge Mare Aperto 2025, la più importante esercitazione addestrativa della Squadra Navale e dell’intera Marina Militare. L’evento, che quest’anno si terrà nella sola edizione primaverile, coinvolge oltre 6.000 militari di 8 Paesi alleati NATO, con la partecipazione di più di 120 mezzi tra unità navali, sommergibili, aerei, elicotteri e veicoli non pilotati, oltre a osservatori provenienti da 21 Marine estere.
Le attività si sviluppano in un’area di oltre 600.000 km², che include i mari nazionali, le acque internazionali e litorali strategici italiani come il Lazio, la Sardegna, la Sicilia, estendendosi fino all’isola di Creta e alle Baleari. Il Mediterraneo centrale è quindi ancora una volta il fulcro delle operazioni aeronavali, confermando l’importanza geopolitica di questo quadrante.
Un’esercitazione congiunta e multidominio
Alla “Mare Aperto 2025” partecipa una vasta componente interforze italiana, composta da unità della Marina Militare, reparti dell’Esercito Italiano, assetti dell’Aeronautica Militare, oltre a operatori dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto. L’esercitazione coinvolge anche unità di manovra terrestri, sia imbarcate sia dispiegate sul terreno, operanti in uno scenario realistico e complesso che simula tutte le forme di minaccia in ambiente navale, subacqueo, aereo e terrestre.
Durante l’evento si svolgeranno anche attività specialistiche come l’ITA MINEX, la principale esercitazione italiana dedicata alla guerra di mine, che vedrà la partecipazione anche dei cacciamine delle forze permanenti della NATO.
Per la prima volta, verrà inoltre attivato un Posto Medico Avanzato nel porto di Civitavecchia, aumentando la componente logistica e sanitaria delle operazioni, mentre una forza navale sotto bandiera EUROMARFOR (la Forza Marittima Europea composta da Italia, Francia, Spagna e Portogallo) sarà schierata per contribuire alla gestione delle forze presenti e alla complessità dello scenario operativo.
La pianificazione: coordinamento multinazionale ed efficienza operativa
La preparazione di Mare Aperto 2025 è frutto di un’attenta pianificazione iniziata mesi prima e concretizzata nella recente Initial Planning Conference (IPC), svoltasi presso il Comando in Capo della Squadra Navale a Santa Rosa. All’incontro hanno partecipato oltre 100 rappresentanti delle nazioni coinvolte, sia in presenza sia in videoconferenza. L’evento ha permesso di affinare lo scenario addestrativo, definire le aree di esercitazione e ottimizzare il coordinamento tra gli attori coinvolti.
L’Ammiraglio di Squadra Aurelio De Carolis, Comandante in Capo della Squadra Navale, ha sottolineato:
“Mare Aperto rappresenta un momento cardine di ogni anno addestrativo, che offre agli equipaggi l’opportunità di crescere e confrontarsi realisticamente all’interno di uno scenario estremamente aderente alle sfide del mondo odierno.”
Il debutto operativo di Nave Trieste
La componente anfibia dell’esercitazione è completata dalla partecipazione simultanea delle tre unità della linea LPD: Nave San Marco, Nave San Giorgio e Nave San Giusto. Le unità trasportano reparti della Brigata Marina San Marco e del Reggimento Lagunari “Serenissima”, impegnati nelle operazioni di sbarco in Sardegna, insieme ai supporti logistici e operativi.
Verso una Marina sempre più moderna e interoperabile
La presenza dell’intera linea di LPD in esercitazione conferma l’elevato livello di efficienza tecnico-manutentiva raggiunto dalla Marina Militare e dalla sua industria nazionale. L’immissione in squadra di Nave Trieste rappresenta solo l’inizio di un ambizioso programma di ammodernamento della componente anfibia, che include l’arrivo dei nuovi LCM (mezzi da sbarco) e, in futuro, delle nuove LPD-X, dotate di maggiore capacità di carico e versatilità operativa.
Un ruolo centrale per l’Italia nel Mediterraneo
“Mare Aperto 2025” dimostra la centralità del ruolo italiano nella sicurezza del Mediterraneo, sia come guida operativa in ambito NATO, sia come punto di riferimento per le cooperazioni multilaterali come EUROMARFOR. L’Italia si conferma capace di proiettare potenza, coordinare alleati e affrontare scenari ad alta complessità, rafforzando il proprio posizionamento strategico nella difesa marittima internazionale.