Il Generale D’Addario alla Land Component Command Conference: l’Italia guida la risposta terrestre NATO

Firenze, 4 giugno 2025 – Presso la caserma “Predieri” di Firenze, sede della Divisione “Vittorio Veneto”, si è svolta la NATO Allied Reaction Force – Land Component Command (ARF LCC) Conference, che ha riunito i comandanti delle unità terrestri della NATO coinvolti nell’imminente ciclo operativo ARF. L’incontro è stato promosso dal Generale di Divisione Massimiliano Quarto, Comandante della Multinational Division South (MND-S), e ha visto la partecipazione del Generale di Corpo d’Armata Lorenzo D’Addario, già “Aquila 1”, titolo con cui fu designato quale Comandante della Brigata Paracadutisti “Folgore”, oggi a capo del NATO Rapid Deployable Corps – Italy (NRDC-ITA).
Coordinamento multinazionale e leadership italiana
L’iniziativa ha rappresentato un passaggio cruciale nel percorso di trasformazione della Divisione “Vittorio Veneto” in Multinational Division South, che dal prossimo 1° luglio assumerà la guida della componente terrestre dell’ARF. La conferenza ha visto anche la partecipazione del Major General Daniel Reeve, comandante della 1st UK Division, e di un rappresentante della 3^ Divisione Francese.

Preparazione e trasformazione della “Vittorio Veneto”
Il Generale Quarto ha illustrato le tappe della trasformazione della Divisione “Vittorio Veneto” in MND-S, che sarà ufficialmente integrata nella struttura NATO dal 1° luglio. La Divisione ha già completato tutti i test parziali dei propri nodi C2 e a giugno, con l’esercitazione “Golden Lion 2025”, sarà testata la piena capacità di schieramento e funzionamento del posto comando.
«Siamo il punto di passaggio tra la 1st UK Division, che ci cede il testimone, e la 3^ Divisione Francese, che lo raccoglierà nel 2026. Questa conferenza testimonia l’impegno collettivo dell’Alleanza», ha dichiarato Quarto.
La Brigata Alpina “Julia”, che farà parte della componente operativa sotto MND-S, sarà affiancata da un battaglione turco e uno spagnolo. Un dispositivo che conferma la solidità e la diversità dell’impegno multinazionale.

Allied Reaction Force: deterrenza e prontezza
La conferenza ha permesso un confronto diretto tra i comandanti delle unità, a poche settimane dall’inizio dello stand-by period. L’ARF è lo strumento con cui la NATO garantisce una risposta rapida e credibile a crisi improvvise. In tale quadro, la componente terrestre (LCC) assume un ruolo centrale in termini di deterrenza e proiezione di forza.
Il contributo italiano è rilevante sia sul piano quantitativo che qualitativo. L’Italia guida una componente strutturata, interoperabile e pronta a rispondere a minacce convenzionali e ibride in ambito euro-atlantico.
Verso il futuro della difesa NATO
L’evento si inserisce in un contesto strategico segnato da tensioni lungo il fianco orientale dell’Alleanza e dalla necessità di rafforzare la capacità di risposta e comando congiunto. La leadership del Gen. Quarto e il ruolo del Gen. D’Addario, alla guida del NRDC-ITA, esprimono al meglio l’ambizione italiana di essere protagonista della sicurezza collettiva.

Con l’imminente integrazione della MND-S nella NATO Force Structure, l’Italia si prepara a un ruolo ancora più incisivo, confermando la propria affidabilità come pilastro difensivo dell’Alleanza Atlantica.
Al secolo Alessandro Generotti, C.le magg. Paracadutista in congedo. Brevetto Paracadutista Militare nº 192806. 186º RGT Par. Folgore/5º BTG. Par. El Alamein/XIII Cp. Par. Condor.
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