Professionalità e Prontezza: L’Esercitazione ‘Candelo 1/25’ del Reggimento Nizza Cavalleria

L’esercitazione “Candelo 1/25”, tesa a verificare la prontezza e l’efficienza del reggimento, si è recentemente conclusa presso la località di Candelo Massazza e ha rappresentato un’importante occasione di addestramento per il reggimento “Nizza Cavalleria” (1°) di Bellinzago Novarese. La pianificazione, organizzazione e condotta delle attività si sono estese su due settimane, durante le quali si è puntato a rafforzare le capacità di pianificazione, organizzazione e condotta di operazioni tattiche a livello di squadra e plotone. L’esercitazione ha visto il coinvolgimento di tre plotoni di blindati esploranti, due appartenenti al reggimento Nizza Cavalleria e uno al reggimento Piemonte Cavalleria, oltre a due plotoni di guastatori provenienti dal 32° reggimento Genio della Brigata “Taurinense” e dal 2° Genio della Brigata “Julia”.
Le attività addestrative hanno spaziato dalle lezioni di tiro individuali con armi portatili e di reparto, fino alle esercitazioni con la Blindo Armata Centauro, uno dei mezzi simbolo della Cavalleria italiana. Gli esercizi si sono svolti in diverse modalità: a salve, a fuoco e in bianco, con la partecipazione di formazioni contrapposte. Un aspetto particolarmente rilevante è stato l’impiego del sistema di simulazione SIAT (Sistemi Integrati per l’Addestramento Terrestre), che ha permesso di testare la capacità di reazione e la coordinazione tra i reparti, migliorando la prontezza operativa.

L’importanza dell’interoperabilità e professionalità
Oltre a testare la prontezza dei reparti, l’esercitazione ha dato spazio anche all’innovazione tecnologica. Un aspetto cruciale è stato l’addestramento degli operatori di aeromobili a pilotaggio remoto (APR), che hanno utilizzato i nuovi apparati da ricognizione. Questi dispositivi, in costante evoluzione, sono diventati uno strumento fondamentale per la raccolta di informazioni sul campo, permettendo un monitoraggio accurato e tempestivo delle operazioni.
I guastatori hanno avuto l’opportunità di familiarizzare con i nuovi sistemi attivi per il forzamento degli ostacoli, acquisendo così competenze avanzate per il superamento delle difficoltà che si possono incontrare in scenari operativi complessi. Questa integrazione tra nuove tecnologie e tradizionali capacità operative ha rappresentato un banco di prova per testare l’interoperabilità tra i vari reparti e le diverse forze armate coinvolte. La sinergia tra i mezzi di Cavalleria e Genio, infatti, è diventata fondamentale nell’adeguamento delle procedure tecniche e tattiche all’impiego di strumenti innovativi. Questo approccio ha rafforzato la capacità operativa complessiva delle forze, aumentando l’efficacia nell’affrontare situazioni complesse.

La Blindo Armata Centauro: simbolo di efficienza e mobilità
Uno degli asset più rappresentativi dell’esercitazione è stato il veicolo blindato “Centauro”. Utilizzato dai reparti di cavalleria dell’Esercito Italiano, il Centauro ha avuto un ruolo centrale nelle operazioni. Prodotto a partire dal 1990, il Centauro è stato progettato per rinnovare la linea dei veicoli blindati in servizio, rispondendo alle esigenze di mobilità e protezione delle unità di cavalleri
Disponibile in tre versioni, la Blindo Armata Centauro si distingue per la sua capacità di operare in diversi contesti e condizioni, grazie a un eccellente rapporto peso-potenza e a una capacità di tiro che le consente di sparare anche in movimento. Il sistema di puntamento auto-stabilizzato e la bocca da fuoco da 105 mm la rendono una delle piattaforme più avanzate, in grado di garantire superiorità tattica sul campo.

La Centauro è un veicolo estremamente versatile: oltre ad avere un’ottima mobilità su strada e fuori strada, è caratterizzata da un’autonomia che le permette di operare in situazioni prolungate. È stata utilizzata in diverse missioni internazionali, tra cui quelle in Somalia, Kosovo e Iraq, nel contesto dell’Operazione Antica Babilonia. Attualmente, la Blindo Armata Centauro è impiegata in numerose operazioni internazionali, come l’Operazione Enhanced Vigilance Activities (eVA) in Bulgaria, l’Operazione Leonte in Libano e l’Operazione Baltic Guardian in Lettonia.
L’addestramento in corso ha dunque messo in evidenza non solo l’importanza dell’efficienza operativa, ma anche la capacità di adattamento dei reparti a nuove tecnologie e strategie, garantendo che l’Esercito Italiano sia sempre pronto a rispondere alle sfide future in maniera efficace e coordinata. Il reggimento “Nizza Cavalleria”, con la sua solida tradizione e il costante aggiornamento delle sue capacità, si conferma uno dei pilastri della forza armata nazionale. Inoltre, l’esercitazione ha dimostrato come l’Esercito stia evolvendo per rispondere alle sfide sempre più complesse dei moderni conflitti.

Pubblicato da Condoralex
Al secolo Alessandro Generotti, C.le magg. Paracadutista in congedo. Brevetto Paracadutista Militare nº 192806. 186º RGT Par. Folgore/5º BTG. Par. El Alamein/XIII Cp. Par. Condor.
Fondatore e amministratore del sito web BRIGATAFOLGORE.NET. Blogger e informatico di professione.