L’arma invisibile che abbatte droni: onde radio contro gli sciami

Nel silenzio dell’Air Defence Range di Manorbier, in Galles sud-occidentale, è andata in scena una rivoluzione silenziosa ma potentissima. Per la prima volta, l’esercito britannico ha condotto con successo un test operativo di un’arma a onde radio capace di abbattere interi sciami di droni. Si tratta del Radiofrequency Directed Energy Weapon (RF DEW), un sistema che emette onde radio ad alta frequenza in grado di neutralizzare i componenti elettronici dei droni, provocandone la caduta immediata o il malfunzionamento.
L’evento, annunciato dal Ministero della Difesa britannico il 17 aprile 2025, segna un traguardo significativo per la sicurezza nazionale e la difesa contro una delle minacce emergenti più preoccupanti: l’uso massiccio di droni in guerra e in contesti civili sensibili. Con un costo stimato di appena 10 pence per colpo, questa tecnologia rappresenta un’alternativa economicamente vantaggiosa rispetto ai tradizionali missili antiaerei, spesso troppo costosi per contrastare minacce rapide e numerose come gli sciami.
Il sistema RF DEW ha dimostrato di poter neutralizzare più bersagli simultaneamente con un’efficacia quasi istantanea, colpendo a una distanza fino a un chilometro. Durante le prove, oltre 100 droni sono stati abbattuti, e in un solo ingaggio sono stati neutralizzati due sciami. L’operatore che ha guidato l’esperimento, il sergente Mayers del 106° Reggimento Royal Artillery, è stato il primo soldato britannico a utilizzare con successo questa nuova tipologia di arma. “Il sistema è intuitivo, facile da apprendere e rapido da impiegare. Con ulteriori sviluppi su portata e potenza, potrebbe diventare un elemento fondamentale nella difesa a strati”, ha dichiarato.

Una risposta concreta a una minaccia crescente
Lo sviluppo e la sperimentazione di questa tecnologia arrivano in un momento cruciale per la sicurezza globale. La guerra in Ucraina ha dimostrato quanto i droni – spesso economici, facilmente reperibili e in grado di agire in sciame – possano causare danni devastanti. Secondo l’intelligence britannica, nel 2024 l’Ucraina ha dovuto difendersi da oltre 18.000 attacchi con droni. In questo contesto, sistemi come il RF DEW si profilano come risposte indispensabili.
A differenza delle classiche contromisure elettroniche, che si basano sul jamming e possono essere facilmente eluse da droni più avanzati o autonomi, il RF DEW colpisce fisicamente i circuiti dei bersagli, rendendoli inservibili. Questa caratteristica lo rende particolarmente adatto per difendere aree sensibili come basi militari, infrastrutture critiche o aeroporti, che negli ultimi anni sono stati più volte chiusi o rallentati per la presenza di droni non identificati.
La portata strategica di questa tecnologia è evidente anche nell’attenzione che il governo britannico le ha riservato. A oggi sono stati investiti oltre 40 milioni di sterline nello sviluppo del RF DEW, cifra destinata a crescere. Il Ministero della Difesa ha annunciato che, a partire dal 2025-26, almeno il 10% della spesa per l’equipaggiamento sarà destinato a tecnologie innovative, in linea con l’obiettivo di raggiungere il 2,5% del PIL destinato alla difesa entro il 2027.
La ministra per gli Approvvigionamenti della Difesa, Maria Eagle, ha sottolineato come l’iniziativa rifletta “la forza dell’innovazione britannica, sostenuta da un settore industriale dinamico e dal talento scientifico nazionale”. La sperimentazione di Manorbier rappresenta non solo un successo tecnico, ma anche un simbolo del nuovo corso industriale del Regno Unito: un connubio tra sicurezza e crescita economica.

Thales UK e l’industria nazionale in prima linea
Il progetto è frutto di una collaborazione tra il Ministero della Difesa, il Defence Science and Technology Laboratory e l’azienda Thales UK, a capo del consorzio industriale che ha sviluppato il dimostratore RF DEW. Il programma, noto come Team Hersa, impiega attualmente circa 135 professionisti altamente qualificati in tutta la Gran Bretagna: 100 tra ingegneri e tecnici in Irlanda del Nord e altri 30-35 nel settore della supply chain a Chelmsford, Essex.
Nigel MacVean, direttore generale dei Sistemi Integrati di Protezione Aerea di Thales, ha commentato: “Continuiamo a essere alla guida di questa tecnologia pionieristica, orgogliosi di contribuire con il nostro know-how alla sicurezza nazionale, in stretta collaborazione con il governo britannico”.
Il successo del sistema RF DEW è destinato a influenzare anche le scelte di altri Paesi NATO, sempre più interessati a dotarsi di tecnologie a energia diretta per difendersi da sciami di droni e minacce asimmetriche. L’arma invisibile britannica, silenziosa e precisa, rappresenta il primo passo concreto verso un futuro in cui l’energia sarà protagonista sul campo di battaglia, riducendo i costi e aumentando la reattività.
Con questo primo successo operativo, il Regno Unito si candida a diventare uno dei leader mondiali nel settore delle armi a onde radio, aprendo una nuova era nella difesa anti-drone e segnando un’evoluzione significativa nella guerra elettronica del XXI secolo.
Pubblicato da Condoralex
Al secolo Alessandro Generotti, C.le magg. Paracadutista in congedo. Brevetto Paracadutista Militare nº 192806. 186º RGT Par. Folgore/5º BTG. Par. El Alamein/XIII Cp. Par. Condor.
Fondatore e amministratore del sito web BRIGATAFOLGORE.NET. Blogger e informatico di professione.