Anduril rivoluziona la difesa aerea: via alla produzione in serie del drone intercettore Roadrunner

Anduril Industries, azienda statunitense specializzata in tecnologie avanzate per la difesa, ha annunciato l’avvio della produzione su larga scala del suo drone intercettore Roadrunner-M, segnando una svolta nel campo della protezione contro minacce aeree. Il passo decisivo è arrivato con l’assegnazione di un importante contratto da parte del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, dal valore di quasi 250 milioni di dollari. Il contratto prevede la fornitura di oltre 500 unità Roadrunner-M, affiancate dai sistemi di guerra elettronica Pulsar, per rafforzare la difesa contro droni e sistemi aerei senza pilota (UAS) nelle aree operative più sensibili.
La notizia è stata accompagnata dalla pubblicazione di immagini che mostrano numerosi esemplari già assemblati, confermando che il sistema è passato dalla fase di sviluppo a quella produttiva in tempi record. Roadrunner-M è un drone VTOL (vertical take-off and landing), supervisionato da un operatore ma dotato di capacità autonome. È spinto da due motori turbojet e può decollare verticalmente senza l’uso di booster, raggiungendo elevate velocità subsoniche, qualità che lo rendono estremamente reattivo contro minacce aeree emergenti.

Riutilizzabile, modulare e già in campo operativo
Una delle caratteristiche più innovative del Roadrunner-M è la sua riutilizzabilità. Nella configurazione con testata esplosiva a frammentazione, è pensato per distruggere bersagli in volo come droni nemici o missili, ma se l’intercettazione non va a segno, il drone è in grado di atterrare verticalmente in modo controllato, pronto per essere riutilizzato. Questo approccio abbassa drasticamente i costi operativi e introduce una logica di sostenibilità tattica mai vista prima in sistemi di questo tipo.
Il drone ha superato valutazioni operative in condizioni reali a partire da gennaio 2024, mentre il sistema Pulsar è attivo in diverse aree dal 2023. Insieme, rappresentano un’architettura difensiva di nuova generazione basata su intelligenza artificiale, modularità e capacità di risposta rapida. Entrambi i sistemi sono progettati per integrarsi con i radar e sensori esistenti, facilitando l’impiego nei contesti operativi già in uso dalle forze armate statunitensi.
Questa interoperabilità, unita a un software aggiornabile in continuo, consente a Roadrunner di adattarsi rapidamente ai nuovi scenari di minaccia. La sua architettura modulare permette anche missioni alternative rispetto all’intercettazione cinetica, rendendolo uno strumento flessibile e multifunzione.

Il nuovo modello industriale di Anduril: rapido, privato e scalabile
Il contratto da quasi 250 milioni di dollari sottoscritto con l’Esercito USA rappresenta un segnale forte dell’efficacia del modello industriale scelto da Anduril. Fondata nel 2017 da Palmer Luckey, la società si distingue per l’approccio innovativo e auto-finanziato allo sviluppo tecnologico militare. A differenza dei programmi tradizionali, spesso lenti e costosi, Anduril ha portato Roadrunner dalla progettazione al campo operativo in meno di due anni.
Le consegne previste tra la fine del 2024 e il 2025 garantiranno alle forze armate statunitensi una capacità di difesa aerea immediatamente disponibile e altamente scalabile, in particolare nelle aree operative dove la minaccia dei droni si è fatta più pressante. Roadrunner-M è infatti pensato per operare proprio in quei contesti: in grado di lanciarsi in pochi secondi, intercettare bersagli con alta precisione e, se necessario, rientrare per essere rilanciato.
Con questo contratto, Anduril raggiunge quasi 350 milioni di dollari in accordi firmati con il Dipartimento della Difesa per sistemi avanzati di difesa aerea, dimostrando che l’innovazione e la velocità non sono più privilegio delle big tech civili, ma una risorsa concreta per la sicurezza nazionale. Roadrunner e Pulsar rappresentano quindi non solo una nuova generazione di strumenti difensivi, ma anche un nuovo modo di concepire la produzione, l’integrazione e l’impiego della tecnologia militare.
Al secolo Alessandro Generotti, C.le magg. Paracadutista in congedo. Brevetto Paracadutista Militare nº 192806. 186º RGT Par. Folgore/5º BTG. Par. El Alamein/XIII Cp. Par. Condor.
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