SkyShark, 450km/h di velocità massima per il drone kamikaze britannico nato dalla Formula 1

SkyShark: il drone kamikaze britannico nato dalla Formula 1 - brigatafolgore.net
Nel cuore dell’Oxfordshire, MGI Engineering ha svelato ufficialmente SkyShark, un drone d’attacco unidirezionale che rappresenta un audace passaggio dall’ingegneria della Formula 1 al mondo della difesa. Fondatore e CEO dell’azienda è Mike Gascoyne, noto per il suo ruolo di direttore tecnico in Formula 1, oggi protagonista di una transizione che coniuga aerodinamica da corsa e innovazione militare.
SkyShark è un effettore unidirezionale, cioè un drone kamikaze progettato per colpire e non tornare, pensato per missioni ad alto rischio e ad alto impatto. È stato concepito per adattarsi a un’ampia gamma di missioni: raccolta dati (ISR), attacchi di precisione, disturbo delle difese nemiche tramite saturazione o inganno.
Con velocità che superano i 450 km/h e un raggio operativo di 250 km, SkyShark può trasportare un carico bellico di 20 kg, una potenza considerevole per un sistema concepito come sacrificabile. L’intero progetto è autofinanziato e sviluppato sul territorio britannico con componenti nazionali, in linea con la strategia della piena sovranità tecnologica perseguita da MGI.
Tecnologia britannica al servizio della nuova guerra asimmetrica
SkyShark è disponibile in due versioni principali. La prima, ad alte prestazioni, impiega un motore a turbina a gas sviluppato da Argive Ltd, ideale per operazioni che richiedono spinta elevata e prontezza. La seconda, più discreta, utilizza un motore elettrico a ventola intubata realizzato da Greenjets, pensato per missioni furtive e a bassa firma acustica.
Una delle innovazioni più significative del drone è l’adozione del sistema di navigazione TERCOM (Terrain Contour Matching), che gli consente di volare anche in assenza di GPS o in ambienti in cui le comunicazioni sono disturbate — uno scenario oggi sempre più frequente nei conflitti ad alta intensità come quello in Ucraina. In queste condizioni, il drone può mappare il profilo del terreno e raggiungere il bersaglio senza emissioni elettroniche rilevabili.
Il legame con il mondo della Formula 1 non è solo estetico o tecnologico, ma metodologico: MGI applica al drone la filosofia della prototipazione rapida, delle iterazioni costanti e delle modifiche veloci in base alle esigenze del momento, come se ogni missione fosse un nuovo circuito da affrontare. “Cambiare pacchetti avionici, adattare i payload o riconfigurare la struttura: per noi è routine, esattamente come nel motorsport”, ha spiegato Gascoyne.

Una risposta strategica a basso costo alle nuove sfide globali
Il Ministero della Difesa del Regno Unito ha espresso l’intenzione di dotarsi di 7.000 effettori unidirezionali nei prossimi anni, e MGI ha presentato SkyShark come principale candidato a soddisfare questo fabbisogno. Un obiettivo che impone la produzione su larga scala — potenzialmente centinaia di unità al mese — e che spinge l’azienda a valutare l’apertura di un secondo stabilimento o accordi industriali su licenza.
Uno dei punti di forza del progetto è il basso costo unitario, stimato in circa 100.000 sterline per drone, ben lontano dal prezzo di un missile da crociera come lo Storm Shadow, che può superare i 2 milioni di sterline. In una guerra moderna dominata dalla quantità e dalla velocità d’impiego, avere a disposizione flotte di droni economici, sacrificabili e personalizzabili è un vantaggio strategico decisivo.
La lezione arriva dritta dal fronte orientale: l’uso massiccio di droni kamikaze iraniani Shahed da parte della Russia ha cambiato la percezione dei sistemi UAV attrizionali. Anche se MGI non opera direttamente in Ucraina, Gascoyne ha rivelato che l’azienda collabora con fornitori di avionica dell’Est Europa, che condividono feedback operativi in tempo reale su vulnerabilità e miglioramenti da adottare.
“Crediamo che il Regno Unito debba agire in fretta, pensare in modo indipendente e costruire in modo intelligente”, ha affermato Gascoyne. In questa visione, SkyShark è molto più di un drone: è un concetto operativo, un esempio di ingegno applicato alla guerra asimmetrica, un’arma nata in un paddock e pronta a decollare verso il fronte.
Al secolo Alessandro Generotti, C.le magg. Paracadutista in congedo. Brevetto Paracadutista Militare nº 192806. 186º RGT Par. Folgore/5º BTG. Par. El Alamein/XIII Cp. Par. Condor.
Fondatore e amministratore del sito web BRIGATAFOLGORE.NET. Blogger e informatico di professione.