La Polonia schiera 40.000 soldati al confine con Bielorussia e Russia

La Polonia ha annunciato il dispiegamento di circa 40.000 soldati lungo i confini orientali con la Bielorussia e la Russia, in risposta all’incursione di droni russi avvenuta mercoledì e in concomitanza con l’avvio delle esercitazioni militari congiunte “Zapad 2025”, organizzate da Mosca e Minsk.
L’ombra di Zapad 2025
Le esercitazioni russo-bielorusse, che prenderanno il via venerdì e si protrarranno fino a martedì, coinvolgeranno secondo le stime decine di migliaia di militari. Varsavia ha deciso di rafforzare la propria presenza militare con un contingente imponente, definendo l’appuntamento un potenziale preludio a nuove mosse aggressive contro l’Europa orientale.
“La Polonia si sta preparando da mesi per le manovre Zapad 2025,” ha dichiarato il viceministro della Difesa Cezary Tomczyk a Polsat News. “Il nostro esercito ha già condotto addestramenti con oltre 30.000 soldati polacchi e forze dell’Alleanza Atlantica. Non dimentichiamo che Zapad è un’esercitazione a carattere offensivo.”
Chiusura delle frontiere
Alla vigilia delle manovre, la Polonia ha annunciato la chiusura temporanea dei valichi di frontiera con la Bielorussia, misura che – dopo l’incursione di circa 20 droni russi – è stata estesa “fino a nuovo ordine”.
Secondo Varsavia, uno degli scenari previsti da Zapad 2025 riguarda un possibile attacco al corridoio di Suwałki, la sottile striscia di territorio che collega Polonia e Lituania, considerata da tempo l’“Achilleo tallone” della NATO.
Il ministro degli Esteri Radosław Sikorski ha ribadito che la Polonia sta trattando la minaccia russa con “massima serietà”, ricordando come esercitazioni simili abbiano preceduto i conflitti in Georgia (2008) e Ucraina (2014 e 2022).
Preoccupazioni regionali
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha avvertito che le esercitazioni potrebbero costituire “una copertura per un attacco” verso Paesi più a ovest.
Le autorità lituane, invece, stimano che le manovre saranno di dimensioni ridotte rispetto al 2021, con circa 30.000 soldati coinvolti.
Intanto, Lituania, Lettonia, Estonia e Polonia si preparano a una serie di esercitazioni congiunte NATO, sempre con la partecipazione di circa 40.000 militari, per rafforzare la deterrenza sul fianco orientale dell’Alleanza.
L’esercito polacco: una potenza tra le potenze
Negli ultimi dieci anni la Polonia si è affermata come uno dei Paesi europei che più hanno investito nella difesa, trasformando radicalmente le proprie forze armate fino a diventare oggi una delle realtà militari più rilevanti della NATO. Dal 2014 al 2024 l’esercito polacco è passato da circa 99.000 effettivi a oltre 216.000 militari attivi, con un piano ambizioso che punta a raggiungere i 300.000 uomini entro il 2030.
La Polonia è oggi il Paese NATO che destina la quota più alta del proprio PIL alla difesa: oltre il 4,1% nel 2024, con la prospettiva di arrivare al 4,7% nel 2025, ben al di sopra del limite minimo del 2% fissato dall’Alleanza. Questo impegno ha permesso l’avvio di un vasto programma di modernizzazione che include carri armati sudcoreani K2 Black Panther, obici K9 Thunder, sistemi di difesa aerea Patriot e Narew, oltre ai caccia di quinta generazione F-35 Lightning II.
Con la legge Homeland Defence Act, Varsavia ha ridisegnato la struttura delle forze armate e introdotto nuovi strumenti per rafforzare la riserva. L’obiettivo è garantire al Paese non solo capacità di difesa, ma anche un ruolo di deterrenza credibile in un contesto regionale segnato dall’aggressività russa e dalla guerra in Ucraina.
Oggi l’esercito polacco non è più soltanto una forza regionale: per dimensioni, capacità e velocità di crescita, rappresenta una vera e propria potenza tra le potenze all’interno della NATO.
Un confine sotto pressione
Negli ultimi anni la Polonia ha rafforzato le difese lungo i 400 chilometri di frontiera con la Bielorussia, già epicentro della crisi migratoria orchestrata da Minsk e Mosca con l’invio di migliaia di migranti verso l’Unione Europea.
La tensione resta altissima, anche se il Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate polacche, generale Wiesław Kukuła, ha confermato che le autorità bielorusse avevano avvisato in anticipo Varsavia del passaggio di droni russi nello spazio aereo polacco.
Secondo le sue parole, quell’allerta si è rivelata “utile per noi” ma al tempo stesso “sorprendente”, considerate le difficili relazioni politiche e militari tra i due Paesi.
Al secolo Alessandro Generotti, C.le magg. Paracadutista in congedo. Brevetto Paracadutista Militare nº 192806. 186º RGT Par. Folgore/5º BTG. Par. El Alamein/XIII Cp. Par. Condor.
Fondatore e amministratore del sito web BRIGATAFOLGORE.NET. Blogger e informatico di professione.