Gli Europei vogliono la Difesa : Sostegno al Potenziamento delle Spese Militari

Secondo un recente sondaggio condotto dallo European Council of Foreign Relations (Ecfr) e pubblicato il 23 giugno 2025, l’opinione pubblica europea si mostra generalmente favorevole all’aumento delle spese militari, un tema che diventa sempre più centrale alla vigilia di un vertice cruciale della NATO. L’indagine ha coinvolto 16.400 intervistati provenienti da 12 Paesi europei, con risultati che suggeriscono una forte preferenza per l’incremento degli stanziamenti per la difesa, benché alcune nazioni, come l’Italia, si stiano dimostrando più reticenti.

Il sondaggio evidenzia che in molte nazioni, in particolare Polonia, Danimarca, Regno Unito, Estonia e Portogallo, vi è una larga maggioranza a favore dell’aumento della spesa per la difesa. Tuttavia, la situazione in Italia è decisamente divergente: la maggioranza degli intervistati (57%) si è dichiarata contraria o fortemente contraria all’incremento delle risorse destinate all’esercito. Paesi come la Francia, la Germania e la Svizzera mostrano un sostegno più moderato, con percentuali che oscillano tra il 45% e il 47%, mentre la Romania si attesta su una posizione più equilibrata con il 50% favorevole.
L’autonomia dell’UE dalla difesa americana
Un altro tema che emerge dal sondaggio è la scarsa fiducia nelle capacità dell’Unione Europea di raggiungere una piena indipendenza in materia di difesa entro i prossimi cinque anni. Nonostante alcune nazioni come Danimarca e Portogallo esprimano ottimismo in merito alla possibilità di ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti, la maggioranza degli europei rimane scettica, con particolare enfasi in paesi come Polonia, Estonia e Spagna, dove la visione è che l’autonomia sia quasi “impossibile” da raggiungere. In Italia e Ungheria, l’opinione è simile, con oltre il 50% degli intervistati che considera tale indipendenza improbabile.

Un fattore che potrebbe influenzare ulteriormente l’orientamento delle spese militari è il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Il sondaggio suggerisce che la retorica dell’ex presidente, che aveva suscitato sentimenti anti-americani in Europa, sta ancora pesando nelle opinioni degli europei. Tuttavia, la maggioranza degli intervistati ritiene che le relazioni tra l’Europa e gli Stati Uniti migliorerebbero una volta che Trump avrà lasciato il suo incarico, segnalando un possibile ritorno a una cooperazione più solida.
Lo “spending cap” della NATO e le soluzioni per la Difesa Europea
In vista del prossimo vertice della NATO, uno degli argomenti più discussi è l’eventuale aumento degli obiettivi di spesa per la difesa. Donald Trump ha recentemente sollevato la proposta di incrementare la spesa militare dell’Alleanza dal 2% al 5% del PIL, ma molti Paesi, tra cui la Spagna, hanno espresso scetticismo riguardo a tale proposta, definendola irragionevole e controproducente. L’attuale discussione si concentra sull’innalzamento dell’obiettivo di spesa al 3,5% del PIL, con un ulteriore 1,5% destinato agli investimenti per infrastrutture e cybersicurezza.

Per fronteggiare le preoccupazioni relative ai vincoli economici, l’Unione Europea sta cercando di incentivare gli Stati membri a investire nella difesa, proponendo deroghe alle regole di bilancio per le spese destinate esclusivamente alla sicurezza. Inoltre, è stato lanciato un piano che prevede prestiti a tassi favorevoli per i Paesi che desiderano aumentare gli investimenti nel settore della difesa. La Commissione Europea ha anche autorizzato il reinvestimento dei fondi non utilizzati dai programmi precedenti per rafforzare la spesa militare, in un momento in cui la sicurezza è una priorità assoluta.
Il sostegno all’aumento della spesa per la difesa in Europa è diffuso, ma le divergenze tra i Paesi sono evidenti. Mentre le nazioni dell’Est Europa e le potenze come il Regno Unito sono favorevoli a un aumento, Paesi come l’Italia e la Spagna mostrano una visione più cauta. In un contesto di crescente incertezze globali e in vista di nuove sfide geostrategiche, la discussione sull’autonomia della difesa europea e sul futuro delle alleanze transatlantiche si preannuncia cruciale per i prossimi anni.
Al secolo Alessandro Generotti, C.le magg. Paracadutista in congedo. Brevetto Paracadutista Militare nº 192806. 186º RGT Par. Folgore/5º BTG. Par. El Alamein/XIII Cp. Par. Condor.
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