Argotec, la torinese dei microsatelliti accelera: in cerca di 75 milioni per crescere ancora

Argotec, azienda torinese di ingegneria aerospaziale fondata nel 2008 da David Avino, è oggi uno dei nomi più riconoscibili nel panorama europeo della space economy. Specializzata nella produzione di microsatelliti e nello sviluppo di soluzioni per il comfort degli astronauti in orbita, la società ha appena archiviato un anno record e guarda con decisione al futuro.
Il 2024 si è chiuso con un fatturato di 35,4 milioni di euro, in aumento di oltre il 50% rispetto al 2023, e un ebitda di 2,1 milioni, nonostante investimenti da 11 milioni destinati a ricerca, valorizzazione del personale e potenziamento della produzione. Un modello che privilegia la crescita organica e l’autonomia industriale: tutta la produzione, infatti, è gestita in modalità all-in-house, scelta che garantisce controllo e rapidità.
Oggi Argotec affronta una nuova sfida: raccogliere 75 milioni di euro entro la fine dell’anno da investitori disposti a sostenere e accelerare la crescita dell’azienda. È la prima apertura significativa a capitali esterni per una realtà che fino ad ora ha reinvestito tutti gli utili internamente.
IRIDE, un primato europeo
Il nome Argotec è legato a uno dei programmi spaziali più ambiziosi d’Europa: IRIDE, la costellazione italiana di osservazione della Terra voluta dal Governo, coordinata da ESA e supportata da ASI.
Nel 2025 l’azienda ha realizzato un primato assoluto: il lancio simultaneo di sette satelliti appartenenti alla costellazione HEO, partiti dalla base californiana di SpaceX. Questi si sono aggiunti a Pathfinder, operativo da sei mesi, costituendo il primo nucleo della rete destinata a fornire dati multispettrali ad alta risoluzione per il monitoraggio ambientale, la protezione civile e la sicurezza.
Un’infrastruttura “100% made in Italy” che si inserisce nel quadro del PNRR e che, nelle parole di Avino, «rappresenta una pietra miliare per l’Italia e un orgoglio per l’Europa». Il prossimo step sarà il completamento del secondo e terzo batch previsti entro il 2026.

Italia protagonista nella space economy
Il settore spaziale internazionale è dominato da colossi come Stati Uniti, Francia e Germania. Tuttavia, grazie a programmi come IRIDE, l’Italia si sta ritagliando un ruolo da protagonista. Argotec, con circa 250 dipendenti tra Italia e Stati Uniti, è parte integrante di questa leadership tecnologica.
L’azienda torinese produce già un microsatellite a settimana e lavora a progetti civili e dual-use, stringendo alleanze sia in Europa sia negli Stati Uniti. «Operare oggi – sottolinea Avino – significa coniugare innovazione, attenzione geopolitica e resilienza industriale. Le tensioni internazionali ci hanno costretto a rafforzare il presidio doganale e ad attivare strumenti come il temporary export, ma questo ci ha reso più forti e reattivi».
SpacePark, la fabbrica del futuro
Un altro tassello del piano di crescita è lo SpacePark, il nuovo quartier generale inaugurato nell’ottobre 2024 alle porte di Torino. Progettato dall’architetto Niemeyer, il complesso da 17.000 mq ospita una delle Clean Room più ampie d’Europa, un Mission Control Center avanzato e impianti ad alta automazione per la produzione in serie di microsatelliti.
Non è solo un centro produttivo: lo SpacePark è stato pensato come luogo aperto, con aree verdi e spazi collaborativi. Un simbolo della filosofia aziendale che mette al centro le persone: l’età media dei dipendenti è di 33 anni e molti sono rientrati in Italia dopo esperienze all’estero. Nei prossimi tre anni Argotec punta a raddoppiare l’organico, portandolo a circa 500 persone.
Espansione internazionale e nuova finanza
Accanto all’Italia, Argotec ha aperto un sito produttivo in Florida, che rappresenta il primo passo per radicarsi nel mercato americano. Lì l’azienda intende stringere nuovi contratti e rafforzare la propria capacità industriale.
Per sostenere questa crescita è inevitabile aprirsi al capitale esterno. L’obiettivo è raccogliere 75 milioni da un fondo che condivida la visione industriale e accompagni l’espansione internazionale. Una scelta che apre la strada a scenari futuri come l’ingresso in Borsa, anche se Avino, per ora, non lo considera un obiettivo immediato.
«Abbiamo sempre fatto utili e li abbiamo reinvestiti – sottolinea il ceo – ma oggi serve un salto di scala. Per questo cerchiamo investitori in grado di accelerare il nostro percorso».

Innovazione e R&D al centro
La strategia di Argotec si fonda su ricerca e sviluppo: nel prossimo triennio si prevede di investire circa 80 milioni in R&D, infrastrutture e tecnologie di nuova generazione.
Tra gli obiettivi vi sono:
- ampliare la capacità produttiva,
- portare all’80% la produzione interna dei sottosistemi,
- sviluppare piattaforme modulari e personalizzabili,
- potenziare le comunicazioni intra-satellite per rendere le costellazioni più autonome, smart e interconnesse.
L’attenzione è rivolta anche al capitale umano: «Siamo convinti – ribadisce Avino – che l’innovazione nasca prima di tutto dalle persone e dal loro know-how».
Un’azienda con radici forti
Il percorso di Argotec riflette anche la biografia del suo fondatore. David Avino, ex capitano della Folgore e con esperienze in Alenia, ESA e nel gruppo tedesco Rhea, ha saputo trasferire nella guida aziendale una combinazione di disciplina, visione internazionale e capacità di innovazione.
Dal primo satellite lanciato più di dieci anni fa fino alla costellazione IRIDE, Argotec ha dimostrato di saper competere con i colossi del settore, coniugando eccellenza ingegneristica, resilienza organizzativa e spirito imprenditoriale.
Oggi, con il nuovo round da 75 milioni e un piano di espansione globale, l’azienda torinese è pronta a giocare una partita da protagonista nella space economy europea e mondiale.
Born Alessandro Generotti, C.le Maj. Parachutist on leave. Military Parachutist Patent no. 192806. 186th RGT Par. Folgore/5th BTG. Par. El Alamein/XIII Cp. Par. Condor.
Founder and administrator of the website BRIGATAFOLGORE.NET. Blogger and computer scientist by profession.