A Lisbona il vertice NATO dei Sottufficiali: l’Italia in prima linea con Il Primo Luogotenente Michele Romano

Dal 26 al 29 maggio 2025, Lisbona ha ospitato la 21ª Conferenza Internazionale dei Senior Enlisted Leaders (CSEL), evento che ha riunito oltre 35 delegazioni di Paesi membri e partner della NATO, tra cui Giappone, Kosovo, Giordania, Irlanda, Australia e Nuova Zelanda. Una cornice suggestiva come il Castello di Belém, simbolo di esplorazione e apertura al mondo, ha fatto da sfondo a un incontro cruciale per il futuro della leadership militare.
The First Lieutenant Michele Romano, Sottufficiale di Corpo dell’Esercito Italiano, ha preso parte ai lavori rappresentando l’Italia e contribuendo attivamente ai momenti di confronto. La conferenza, promossa dal Quartier Generale Supremo delle Potenze Alleate in Europa (SHAPE), si è confermata come un luogo privilegiato per il dialogo strategico tra i vertici arruolati dell’Alleanza Atlantica.
Il tema scelto per l’edizione 2025, “Da dove siamo partiti, dove siamo ora”, ha invitato i partecipanti a riflettere sul percorso evolutivo del corpo dei Sottufficiali (NCO) all’interno della NATO, analizzando progressi, sfide e direzioni future in un contesto internazionale segnato da crisi geopolitiche e mutamenti tecnologici.
Dall’Ucraina all’interoperabilità: l’evoluzione del ruolo dei Sottufficiali
I lavori si sono aperti con un messaggio ispirante del Generale Christopher Cavoli, Supreme Allied Commander Europe (SACEUR), che ha riconosciuto l’importanza strategica dei comandanti arruolati. “Il ruolo dei nostri comandanti arruolati, in particolare dei nostri comandanti senior, è essenziale per tutti questi obiettivi”, ha dichiarato Cavoli. Ha poi sottolineato come la cooperazione e l’addestramento congiunto tra alleati e partner siano fondamentali per costruire relazioni forti e potenziare l’interoperabilità militare.
Un passaggio particolarmente sentito è stato dedicato alla risposta della NATO alla guerra in Ucraina, in cui il contributo dei Sottufficiali si è rivelato determinante per l’efficacia e la tempestività delle operazioni sul campo. Questo tema ha portato alla luce il bisogno impellente di consolidare l’interoperabilità tra le forze, di rafforzare le capacità operative e di condividere esperienze attraverso una leadership distribuita e consapevole.
The Capo Warrant Officer Kevin Mathers, attuale CSEL dell’Allied Command Operations, ha aperto ufficialmente la conferenza esaltando il potere dell’esperienza condivisa: “La forza risiede nella comprensione di base che esiste in una delle nostre aree operative, che poi, se condivisa con l’intero gruppo, ci pone in uno spazio in cui il collettivo vanta anni di esperienza… una posizione di deterrenza davvero potente”.

Al centro del dibattito anche la trasformazione del concetto di mission command, sempre più orientato verso la delega operativa and the rafforzamento della leadership ai livelli intermedi. La volontà comune emersa è quella di valorizzare ogni singolo leader arruolato come figura chiave per la reattività, la resilienza e la coesione delle forze armate.
L’Italia protagonista di una leadership arruolata moderna e coesa
L’intervento del Primo Luogotenente Romano ha confermato il ruolo di primo piano dell’Italia nella costruzione di una leadership militare moderna, coesa e capace di affrontare le sfide del presente. La delegazione italiana ha presentato le iniziative in corso per sviluppare percorsi di carriera più inclusivi e per promuovere una formazione continua e orientata alle competenze trasversali.

Il dialogo aperto e diretto tra i leader arruolati ha rappresentato uno dei punti di forza della conferenza. Il Sergente Maggiore Zoltan Kaszab, designato successore di Mathers come CSEL dell’ACO, ha sottolineato con entusiasmo: “La brama di perfezione e l’impegno a migliorare che vedo nell’intera comunità dei sottufficiali sono fantastici".
Tra le attività simboliche che hanno arricchito l’evento, si segnala la cerimonia commemorativa tenutasi davanti al monumento dedicato ai combattenti delle missioni di pace, momento di riflessione collettiva che ha rafforzato il senso di appartenenza e il valore del servizio condiviso.
L’Italia, attraverso il proprio rappresentante e le buone pratiche presentate, ha dimostrato non solo capacità tecnica e professionale, ma anche volontà di partecipare attivamente alla definizione di una leadership arruolata sempre più strategica, interconnessa e determinante nella difesa dei valori della NATO.
In conclusione, la 21ª Conferenza CSEL non ha rappresentato soltanto un’occasione di aggiornamento tecnico o di celebrazione della carriera arruolata, ma un vero e proprio laboratorio di visione e di impegno condiviso. Una conferma che, anche e soprattutto grazie ai Sottufficiali, la NATO può guardare con fiducia alle sfide globali che l’attendono.
Born Alessandro Generotti, C.le Maj. Parachutist on leave. Military Parachutist Patent no. 192806. 186th RGT Par. Folgore/5th BTG. Par. El Alamein/XIII Cp. Par. Condor.
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