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TCCC per 60 Soccorritori Militari alla Brigata paracadutisti Folgore

Si sono recentemente conclusi, presso il Complesso addestrativo Multifunzione della Brigata paracadutisti Folgore a Livorno, un corso di formazione TCCC e due seminari di aggiornamento per Soccorritori Militari (So.Mi.). Questi programmi, organizzati dalla Brigata “Folgore” in collaborazione con la Scuola di Sanità e Veterinaria Militare dell’Esercito, hanno coinvolto oltre 60 partecipanti provenienti dalla Folgore, dal Comando Forze Speciali dell’Esercito, dai Carabinieri del 13° reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia” e dal 132° reggimento carri.

Soccoritori Militari in Addestramento

L’importanza della formazione e dell’aggiornamento

I corsi si sono sviluppati attraverso cicli di lezioni teoriche e attività pratiche, seguendo le linee guida del protocollo Tactical Combat Casualty Care (TCCC). Questo approccio, riconosciuto dal Comando unificato delle forze armate americane (USSOCOM), ha l’obiettivo di abilitare il personale militare non appartenente al Corpo sanitario ad eseguire manovre salvavita sui feriti in combattimento con tempestività ed efficacia.

L’acronimo TCCC sta per Tactical Combat Casualty Care, ovvero la medicina tattica da combattimento, un protocollo sviluppato negli anni ’90 dalle forze speciali americane. Inizialmente applicato nei conflitti in Iraq e Afghanistan, il TCCC ha dimostrato una notevole efficacia nella riduzione delle complicanze derivanti da ferite in battaglia, migliorando le tecniche di intervento e le procedure di evacuazione dal teatro operativo. Grazie a queste innovazioni, il tasso di mortalità dei soldati feriti si è significativamente ridotto.

Soccoritori Militari in Addestramento notturno

L’approccio del TCCC nella gestione del ferito

Il TCCC gestisce in maniera sistematica il trattamento dei feriti in combattimento attraverso tre fasi:

  1. Care Under Fire – La gestione iniziale del ferito in zona di combattimento, durante il fuoco nemico. Il ferito deve, se possibile, continuare a combattere e cercare riparo. Il soccorritore deve assicurarsi che le sue azioni siano compatibili con la situazione e provvedere al trasporto in zona sicura, cercando di controllare eventuali emorragie massive con l’uso del tourniquet.
  2. Tactical Field Care – Una volta stabilito un perimetro sicuro, il soccorritore effettua il triage dei feriti e interviene con manovre specifiche:
    • Controllo delle emorragie con tecniche avanzate e medicazioni.
    • Supporto alle vie aeree e gestione di un eventuale pneumotorace iperteso.
    • Monitoraggio della circolazione con accesso vascolare e somministrazione di farmaci essenziali (es. acido Tranexamico in caso di shock emorragico).
    • Prevenzione dell’ipotermia e gestione di eventuali ustioni e traumi oculari.
    • Immobilizzazione delle fratture e valutazione del polso periferico.
    • Comunicazione con il ferito per tranquillizzarlo e con il sistema di evacuazione tattica (TACEVAC).
    • Compilazione della TCCC Casualty Card, documentando tutte le procedure effettuate.
  3. Tactical Evacuation Care – In questa fase, il ferito viene consegnato alle squadre di evacuazione. Le informazioni essenziali, come la stabilità emodinamica, i trattamenti eseguiti e le condizioni cliniche, vengono trasmesse al personale medico dell’evacuazione. La sicurezza viene mantenuta per tutto il processo.

L’importanza del Tourniquet

Un dispositivo fondamentale nella gestione delle emorragie massive è il tourniquet, che permette di fermare il flusso sanguigno in caso di lesioni arteriose gravi o amputazioni. Questo presidio, utilizzabile autonomamente dal soldato ferito, garantisce un’emostasi efficace in situazioni critiche. Tuttavia, non deve essere mantenuto per oltre due ore, per evitare danni irreversibili ai tessuti.

Soccoritori Militari con manichino di simulazione ferito

Il ruolo dei Soccorritori Militari nella Brigata “Folgore”

All’interno della Brigata paracadutisti “Folgore”, i paracadutisti soccorritori militari rappresentano una risorsa strategica, essendo presenti in ogni squadra o sezione per garantire un primo intervento immediato in caso di ferimento di un commilitone. Il loro compito è fondamentale nei primi dieci minuti successivi all’incidente, periodo critico per la sopravvivenza del ferito, fino all’arrivo del personale sanitario specializzato o alla sua evacuazione verso una struttura ospedaliera. Questa capacità operativa assume particolare rilievo in contesti in cui l’assistenza sanitaria immediata non è disponibile.

Un impegno costante per la sicurezza operativa

La formazione continua dei Soccorritori Militari si inserisce in un quadro più ampio di aggiornamento e specializzazione delle forze armate, mirato a migliorare la prontezza operativa e la sicurezza del personale impiegato in scenari ad alto rischio. L’adozione delle procedure TCCC garantisce standard elevati nella gestione delle emergenze militari, contribuendo a salvare vite umane e a rendere più efficiente l’intero sistema di soccorso nei contesti operativi più complessi.

Fonte: https://www.esercito.difesa.it/

Fonte: https://api.army.mil/e2/c/downloads/2023/01/19/31e03488/17-13-tactical-casualty-combat-care-handbook-v5-may-17-distro-a.pdf

Condoralex

Al secolo Alessandro Generotti, C.le magg. Paracadutista in congedo. Brevetto Paracadutista Militare nº 192806. 186º RGT Par. Folgore/5º BTG. Par. El Alamein/XIII Cp. Par. Condor. Fondatore e amministratore del sito web BRIGATAFOLGORE.NET. Blogger e informatico di professione.

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Tags: folgoreTCCC

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