Israele trasferisce la Brigata Paracadutisti a Gaza: inizia una nuova fase del conflitto - brigatafolgore.net
Il conflitto tra Israele e Hamas entra in una nuova fase critica. L’esercito israeliano (IDF) ha annunciato il trasferimento di truppe d’élite, tra cui la Brigata Paracadutisti e la Brigata Nahal, verso la Striscia di Gaza in preparazione a un’ulteriore espansione delle operazioni militari nell’enclave palestinese.
Secondo quanto comunicato ufficialmente, i paracadutisti, precedentemente dispiegati lungo la frontiera siriana sotto il comando della 210ª Divisione, sono ora stati assegnati alla 98ª Divisione “HaEsh/Fire”, attiva nel nord della Striscia di Gaza.
Parallelamente, i soldati della Brigata Nahal, fino a pochi giorni fa impegnati in Cisgiordania, sono stati riassegnati alla 162ª Divisione, anch’essa destinata a operare nel nord di Gaza. Durante il loro recente dispiegamento, la Brigata Nahal ha arrestato oltre 100 sospetti ricercati, sequestrato decine di armi e neutralizzato diversi militanti considerati terroristi.
A sostituire queste truppe nelle rispettive aree di origine saranno migliaia di riservisti, già mobilitati e diretti verso gli Alture del Golan e la frontiera siriana. Resta però incerto se verranno impiegati rinforzi anche in Cisgiordania per colmare il vuoto lasciato dalla Brigata Nahal.
Il trasferimento delle forze e la riorganizzazione delle divisioni militari avvengono a seguito di una decisione ufficiale del gabinetto di sicurezza israeliano, che lo scorso 2 maggio ha approvato l’espansione delle operazioni militari nella Striscia di Gaza. Il piano, fortemente voluto dal primo ministro Benjamin Netanyahu e dal ministro della Difesa Israel Katz, prevede il controllo militare totale dell’area settentrionale di Gaza e il trasferimento forzato della popolazione civile verso il sud dell’enclave.
Netanyahu ha dichiarato che questo piano punta a raggiungere due obiettivi strategici: la sconfitta definitiva di Hamas e il ritorno degli ostaggi israeliani ancora trattenuti a Gaza. A questo scopo, l’IDF ha già emesso ordini di mobilitazione per decine di migliaia di riservisti, in vista di una massiccia espansione dell’invasione.
Secondo fonti militari, l’offensiva verrà condotta in più fasi e potrebbe richiedere giorni o settimane per essere pienamente attuata. È prevista anche la completa “bonifica” del nord di Gaza, con la rimozione forzata dei civili verso il sud, dove il governo israeliano ha annunciato l’avvio di un nuovo programma pilota di assistenza umanitaria.
Fonte: https://www.jpost.com/spanish/noticias-de-israel/article-853626
In un’operazione senza precedenti per complessità, audacia e risonanza strategica, il Servizio di Sicurezza dell’Ucraina…
Con una cerimonia solenne svoltasi nel cortile d’onore dell’Accademia Militare di Modena, il Generale di…
Nel mese di giugno 2025, il personale in servizio presso Esercito, Marina e Aeronautica riceverà…
Il 5 giugno 2025, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha nominato il…
Un’ondata di indignazione e solidarietà ha attraversato il Paese dopo l’episodio avvenuto in un liceo…
In un contesto in cui la supremazia elettronica è cruciale, la capacità di operare in…