Val d'Assa: ordigno bellico bonificato dall'8° Reggimento Genio "Folgore" - brigatafolgore.net
Un ordigno bellico risalente alla Prima Guerra Mondiale è stato rinvenuto e messo in sicurezza dagli artificieri dell’8° Reggimento Genio guastatori paracadutisti “Folgore” in Val d’Assa, sull’Altopiano dei Sette ComuniIl residuato, probabilmente trascinato dalla corrente, giaceva sul greto del torrente prima di essere temporaneamente occultato all’interno di una cavità naturale. La sua vetustà e la zona impervia del ritrovamento rendevano l’intervento particolarmente complesso e rischioso, richiedendo un’azione calibrata e precisa da parte dei militari.
L’operazione di neutralizzazione e messa in sicurezza è stata condotta dai militari dell’8° Reggimento Genio guastatori paracadutisti “Folgore” di Legnago. A causa dell’accesso disagevole, l’intervento è stato meticolosamente pianificato per garantire la massima sicurezza sia per gli operatori che per chiunque potesse transitare nella zona.
Gli artificieri hanno seguito un rigido protocollo, iniziando con una ricognizione tecnica del manufatto. Hanno poi proceduto con la delimitazione dell’area e una valutazione accurata dello stato di conservazione dell’ordigno. L’obiettivo primario è stato la neutralizzazione degli elementi sensibili, rendendo il residuato inerte e non più pericoloso.
A supportare l’operazione sul posto, era presente un presidio sanitario della Croce Rossa Militare e un team dei Carabinieri del Comando unità forestali. Questi ultimi hanno garantito la sicurezza del perimetro, mentre il personale sanitario era pronto a intervenire in caso di necessità.
La decisione di occultare l’ordigno all’interno di una grotta, dopo averlo neutralizzato, è stata presa per ragioni di tutela pubblica e di protezione dell’ecosistema circostante. Le attività di bonifica definitiva dell’area, che prevedono la rimozione o la distruzione controllata del residuato, continueranno nei prossimi giorni, in coordinamento con gli enti territoriali.
Questa operazione congiunta tra forze armate e personale sanitario dimostra ancora una volta l’importanza e l’efficacia di un coordinamento puntuale e professionale per la salvaguardia della sicurezza pubblica.
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