L'Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia (A.N.P.d’I.) si distingue come ente di riferimento per il paracadutismo italiano, riconosciuto per la sua natura ufficiale dal 1956 e identificato dalla normativa del 2010 come l’unico organismo associativo dedicato ai paracadutisti del paese. L’associazione è tra gli enti fondatori dell’European Parachutists Union (EUP).
L’A.N.P.d’I. comprende paracadutisti ex combattenti, militari e soci non militari muniti di brevetto.
Le attività promosse spaziano dall’addestramento militare a quello sportivo, passando per eventi commemorativi e incontri che rafforzano il senso di comunità e di appartenenza. I corsi di paracadutismo, aperti a diverse fasce d’età e a entrambi i sessi, sono realizzati per trasmettere non solo le competenze tecniche ma anche i valori di coraggio, disciplina e cameratismo.
L’associazione non solo cura la pratica e la diffusione del paracadutismo in Italia ma incarna anche un impegno verso la memoria e il rispetto delle tradizioni, ponendosi come custode di un’eredità storica e di valori intramontabili.
L’A.N.P.d’I., as stated on its website It is non-partisan, non-profit, and has the following aims:
La struttura dell’A.N.P.d’I. si articola in diversi organi e sezioni distribuite capillarmente sul territorio nazionale, rendendola un punto di riferimento essenziale per chi appartiene o aspira ad entrare nel mondo del paracadutismo. Con oltre 130 sezioni, l’associazione offre un tessuto connettivo fondamentale tra i paracadutisti di diverse generazioni e categorie, promuovendo lo scambio di esperienze e la continuità dei valori paracadutistici.
L’origine dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia (A.N.P.d’I.) risale all’immediato dopoguerra, quando un gruppo di ex combattenti e giovani, ispirati dall’ardimento e dalla passione per il volo, decise di dare vita a un’organizzazione che potesse rappresentare e unire il mondo del paracadutismo in Italia.
Nel 1946, nasce l’Associazione Paracadutisti Italiani (A.P.I.), pioniera nel delineare il futuro del paracadutismo nazionale e nel promuovere attività lancistiche sperimentali. Con l’incremento dei suoi iscritti e la creazione di sezioni territoriali, l’A.P.I. consolidò il suo ruolo nel tessuto associativo e sportivo italiano.
Nel 1949, l’A.P.I. si trasformò, dando vita a un nuovo comitato che successivamente portò alla fondazione dell’Associazione Sport Aerei (A.S.A.) e, di seguito, alla Federazione Italiana Paracadutismo Civile Sportivo (F.I.P.C.S.), la quale evolverà nella Federazione Italiana Paracadutismo Sportivo (F.I.P.S.), grazie all’influenza degli ex combattenti.
Tuttavia, il termine “sportivo” non rifletteva pienamente l’identità e le tradizioni militari profondamente radicate tra i paracadutisti, portando alla nascita dell’Associazione Nazionale Paracadutisti. Riconosciuta ufficialmente nel 1956, l’associazione ha incarnato da allora la continuità e l’evoluzione dei valori e dell’esperienza paracadutistica militare.
Negli anni ’60, l’A.N.P.d’I. intensificò le sue attività, stabilendo forti legami con i reparti militari e aprendo nuove sezioni in tutta Italia. Queste sezioni hanno onorato i paracadutisti di guerra e promosso l’addestramento di nuove generazioni, in collaborazione con le strutture militari e attraverso convenzioni specifiche.
The partnership with the Parachute Brigade 'Folgore, la 46^ Brigata Aerea e l’Aviazione dell’Esercito, ha garantito risorse e supporto per la formazione paracadutistica, distinguendo l’A.N.P.d’I. per la qualità e l’autenticità dell’addestramento offerto. Con l’apertura di scuole e centri dotati di strutture e attrezzature propri, l’associazione ha rafforzato il suo impegno nell’evoluzione del paracadutismo, mantenendo sempre viva la memoria e l’ispirazione dei valori storici e di fratellanza che ne hanno segnato la nascita e lo sviluppo.
L’attuale presidente è il Generale di Corpo d’Armata (aus.) Paracadutista Incursore Marco Bertolini. The official website is www.assopar.it.