Ukraina: oltre 3.600 morti russi in una sola divisione dal 2022 al 2024 - brigatafolgore.net
Parigi/Krasnodar – Il velo di silenzio imposto da Mosca sulle perdite subite in Ucraina comincia a sollevarsi. Un disertore dell’esercito russo, rifugiatosi in Francia, ha condiviso con il quotidiano Le Monde i primi dati concreti sulle vittime delle truppe di Mosca impegnate sul fronte ucraino. Aleksei Zhiliaev, ex militare incaricato di aggiornare i database delle perdite della sua unità, ha trafugato una chiavetta USB contenente i numeri relativi alla 144ª divisione e a una seconda unità combattente, rendendo finalmente pubblico un resoconto che il Cremlino ha finora evitato di divulgare.
Secondo i documenti in possesso di Zhiliaev, tra il febbraio 2022 e il giugno 2024 la sola 144ª divisione ha registrato 3.602 soldati uccisi e oltre 10.000 feriti. Una cifra sconvolgente se si considera che questa divisione conta stabilmente tra i 10.000 e i 13.000 uomini. Sommando anche i numeri relativi alla seconda divisione, di cui il disertore ha fornito i dati, il totale degli effettivi esaminati si aggira attorno ai 30.000 uomini – solo una piccola frazione dei circa 600.000 soldati che la Russia ha dispiegato lungo il fronte.
Zhiliaev ha precisato che i dati riguardano esclusivamente i cadaveri recuperati e registrati ufficialmente. Restano fuori dal conteggio i corpi non ritrovati, quelli seppelliti sul campo o recuperati dagli ucraini. Per una stima realistica delle perdite, suggerisce di moltiplicare il numero ufficiale per 2,5 o 3, portando l’ipotesi totale a oltre 9.000-10.000 morti solo per quella divisione.
Mentre in Europa si diffondono i dati sulle perdite russe, in patria l’esercito affronta un fenomeno crescente di diserzione. Lo scorso 19 aprile, circa 100 soldati russi sono fuggiti da una struttura militare a Krasnodar, dove erano detenuti per assenza ingiustificata (AWOL). Secondo quanto riportato dal canale Telegram Baza e confermato da Astra, i militari si trovavano in un’area recintata della caserma e, approfittando di un momento favorevole, hanno abbattuto il recinto e sono riusciti a evadere.
Le forze dell’ordine russe hanno immediatamente bloccato l’area circostante e imposto posti di controllo lungo la 2ª Trudovaya Street, senza però fornire informazioni certe sull’esito della fuga. Pare che i fuggitivi fossero disarmati e, almeno inizialmente, nessuno sarebbe rimasto ferito durante l’azione.
Il fenomeno delle diserzioni non è nuovo. Già nel novembre 2024, tra Novosibirsk e altre località dell’entroterra russo, si erano verificati episodi simili, anche se su scala minore. Tra i casi più eclatanti, quello avvenuto a Svatove (Luhansk) nel maggio 2023, quando una ventina di soldati abbandonò la base militare a bordo di un mezzo rubato, facendo perdere le proprie tracce.
Tutti segnali che riflettono un crescente malcontento tra le truppe russe, spesso mandate al fronte senza un’adeguata preparazione o supporto logistico, e che si trovano ad affrontare condizioni psicologiche ed emotive al limite della sopportazione.
La Russia continua a mantenere il più stretto riserbo sui numeri delle sue perdite in Ucraina. Nessun bollettino ufficiale quotidiano, nessun aggiornamento costante, nessuna ammissione concreta. L’unico flusso informativo proviene da fonti indipendenti o da militari disertori come Zhiliaev, che rischiano il carcere o la morte per aver raccontato la verità.
Il caso del giovane rifugiato a Parigi rappresenta una delle testimonianze più dettagliate e credibili finora trapelate, e rischia di diventare un precedente scomodo per Mosca. Se altri seguiranno il suo esempio, il velo sulle vere dimensioni della tragedia umana in atto potrebbe iniziare a cadere.
Fonte: https://newsukraine.rbc.ua/news/100-russian-soldier-attempted-to-flee-from-1745011869.html
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