Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti deve adottare un approccio moderno all’acquisizione di software per mantenere la superiorità tecnologica e operativa nei confronti di avversari sempre più agili e innovativi. Se il Pentagono non riuscirà ad accelerare i tempi di sviluppo e consegna delle soluzioni digitali, rischia di essere superato da chi è capace di sfruttare meglio le rapide evoluzioni tecnologiche.
Le attuali leadership del Dipartimento della Difesa riconoscono che i vecchi processi burocratici hanno rallentato la fornitura di software avanzati alle forze operative, rendendo i sistemi critici vulnerabili e meno reattivi rispetto a quelli dei rivali. Per invertire questa tendenza, il Segretario della Difesa Pete Hegseth ha firmato, il 6 marzo 2025, il memorandum "Directing Modern Software Acquisition to Maximize Lethality", con l’obiettivo dichiarato di massimizzare la letalità e la prontezza delle forze armate.
"Il software è il cuore di ogni arma e sistema di supporto che mettiamo in campo per rimanere la forza da combattimento più forte e letale al mondo", ha scritto Hegseth.
Una Nuova Via per l’Acquisizione: Velocità e Flessibilità
Il memorandum impone l’adozione obbligatoria del Software Acquisition Pathway (SWP), un percorso di acquisizione pensato per allinearsi con i ritmi dello sviluppo software moderno. Inoltre, il Dipartimento utilizzerà strumenti contrattuali più snelli, come le Commercial Solutions Openings (CSO) e le Other Transactions (OT), per aggirare le rigidità dei metodi tradizionali e collaborare con fornitori non convenzionali.
A differenza dei tradizionali processi di acquisizione, focalizzati sull’hardware e su scadenze rigide, il Software Acquisition Pathway punta a sviluppare e consegnare Minimum Viable Products (MVP) in meno di un anno dalla disponibilità dei fondi. Le CSO e le OT permettono inoltre di abbreviare i tempi di definizione dei requisiti e contrattualizzazione, offrendo al Dipartimento della Difesa la possibilità di prototipare rapidamente e di implementare le soluzioni direttamente sul campo di battaglia, anticipando le mosse degli avversari.
Il modello rompe con il passato, dove spesso un unico fornitore dominava la fornitura dei sistemi, rallentando l’adozione di nuove tecnologie. Il nuovo approccio favorisce la concorrenza, la sperimentazione e la scalabilità rapida, elementi essenziali per adattarsi più velocemente dei nemici.
Il Defense Innovation Unit: Una Prova Concreta del Successo
Il Defense Innovation Unit (DIU) rappresenta già una dimostrazione pratica di questa strategia. Dal 2016, il DIU ha assegnato più di 500 contratti attraverso il processo CSO, di cui l’88% a fornitori non tradizionali, provenienti dal settore commerciale. Un esempio di successo è il progetto Replicator, che ha trasformato una richiesta operativa in un contratto assegnato in appena 110 giorni—un ritmo nettamente superiore rispetto ai tradizionali cicli di acquisizione.
30 Giorni per Agire: Un’Implementazione Lampo
Il memorandum stabilisce che il Dipartimento della Difesa deve predisporre un piano di attuazione entro 30 giorni. Questo breve termine riflette l’urgenza percepita da Hegseth. Secondo un alto funzionario del Dipartimento, l’obiettivo è ridurre il tempo tra l’assegnazione dei fondi e la consegna di un prodotto funzionante a meno di un anno. Tuttavia, è stato anche sottolineato che molto resta da fare per diffondere questi strumenti in modo uniforme in tutta l’organizzazione.
Le priorità individuate sono due: formare il personale e ampliare l’accesso alle aziende del settore privato. Secondo un altro funzionario, il Dipartimento della Difesa sta già coinvolgendo direttamente i propri operatori nei programmi di acquisizione commerciale, fornendo esperienze pratiche fianco a fianco con i team di innovazione. Questo approccio immersivo è ritenuto fondamentale per colmare rapidamente il divario di competenze.
"Possiamo esporre i programmi software a sviluppatori non tradizionali e commerciali, abbassando le barriere d’ingresso per questi soggetti nell’ecosistema della difesa", ha affermato il funzionario.
Sicurezza al Centro della Trasformazione Digitale
Nonostante la rapidità del nuovo modello, la sicurezza rimane prioritaria. Il Dipartimento della Difesa sta integrando la cybersecurity direttamente nella pipeline di sviluppo e consegna del software, assicurandosi che tutte le soluzioni rispettino rigorosi standard di sicurezza senza rallentare il progresso.
Secondo i dirigenti del Dipartimento, la nuova riforma non si limita ad accelerare i tempi, ma punta a rafforzare la capacità decisionale e operativa delle forze in prima linea. Se il Pentagono non riuscisse a superare il vecchio paradigma, troppo centrato sull’hardware, "saranno i warfighter a pagarne il prezzo", ha ammonito Hegseth.
Dai sistemi autonomi alle soluzioni per l’intelligence in tempo reale, il software moderno, sviluppato e distribuito rapidamente, garantisce decisioni migliori, difese più efficaci e un vantaggio decisivo nei contesti operativi più complessi.
"La guerra definita dal software non è un concetto futuristico, ma la realtà nella quale già operiamo oggi", ha affermato un funzionario del Dipartimento della Difesa.
Con l’obbligo di adottare lo SWP, le CSO e le OT, il Pentagono è determinato a trasformare l’innovazione digitale in un vantaggio operativo tangibile, consegnando letalità alla velocità dell’innovazione.