La Scuola di Applicazione e Comando per la Formazione dell'Esercito sta ospitando la seconda tappa della mostra "Mogadiscio – Somalia - Check Point Pasta 1993-2023", successivamente alla sua inaugurazione presso l'Accademia Militare di Modena.
Attraverso una narrazione fotografica, la mostra ripercorre un periodo cruciale nella storia recente dell'intervento internazionale in Somalia, tra il 1992 e il 1994, focalizzandosi in particolare sulla battaglia avvenita il 2 luglio 1993 al Check Point Pasta di Mogadiscio. L'esposizione non è solo un omaggio ai militari caduti e feriti in quella circostanza—tra cui il Sottotenente Andrea Millevoi, il Sergente Maggiore Stefano Paolicchi e il Caporale Pasquale Baccaro, tutti insigniti della Medaglia d’Oro al Valor Militare—ma intende anche offrire una prospettiva approfondita sul ruolo dell'Esercito Italiano nel contesto internazionale post-bellico, evidenziando il suo impegno nella difesa della pace e della sicurezza globale.
La cerimonia di inaugurazione, presieduta dal Generale di Corpo d’Armata Paracadutista Stefano Mannino, Comandante dell'Istituto di Formazione, e arricchita dalla presenza del Generale di Brigata (ris.) Matteo Paesano, curatore dell'esposizione, nonché del Tenente Colonnello Paracadutista Medaglia d'Oro al Valor Militare Gianfranco Paglia, è iniziata con una conferenza dedicata ai giovani Ufficiali dei corsi 201° e 202°. L'evento non solo rende omaggio al sacrificio e all'abnegazione dei militari, ma assume anche un profondo significato culturale e sociale, sottolineando l'importanza della memoria e della consapevolezza storica tra le nuove generazioni delle forze armate.
In definitiva, "Mogadiscio – Somalia - Check Point Pasta 1993-2023" rappresenta un'occasione di apprendimento, di memoria e di riflessione, che pone l'accento sul significato più profondo del servire nelle Forze Armate, evidenziando l'importanza dell'impegno nel mantenimento della pace e della sicurezza, valori universali che trascendono il contesto specifico della Somalia. In questo modo, l'esposizione si configura come un tributo rispettoso e un momento di crescita culturale, che riafferma il ruolo educativo delle Forze Armate nella società.