Sardegna: Caccia ai Missili Dispersi - brigatafolgore.net
Nelle acque profonde della Sardegna, tra le onde che lambiscono la costa, giacciono due missili “dispersi”, la cui presenza rappresenta un grave pericolo per la sicurezza marittima e per chiunque possa avvicinarsi a queste armi pericolose. I missili in questione sono un Aster 30 e uno Stinger, entrambi dotati di cariche esplosive e potenzialmente letali.
L’ufficio circondariale marittimo di Arbatax ha emesso due distinte ordinanze che vietano qualunque attività marittima in un raggio di 150 metri dai punti in cui i missili sono presunti essere stati dispersi contro la superficie del mare. Le coordinate di impatto sono definite come “approssimative”, ma l’origine dei lanci è certa: il poligono interforze del Salto di Quirra, situato a Capo San Lorenzo. Le posizioni dei missili, uno al largo della spiaggia di Murtas nel Sarrabus e l’altro più a nord, davanti all’Ogliastra, suggeriscono che l’esito delle esercitazioni militari non sia stato come quello reso noto dagli organi ufficiali delle Forze Armate.
Le ordinanze sono state pubblicate sull’albo pretorio dalla Capitaneria di Porto di Arbatax, che ha supervisato l’area interessata. Il primo provvedimento risale al 30 maggio, e riguarda il missile Stinger, un’arma con una lunghezza di 1,50 metri e un diametro di 0,70 metri, di colore grigio. Il missile è stato segnalato disperso dopo il lancio durante le attività militari, con un impatto nelle acque profonde a circa 100 metri dalla riva, al largo della spiaggia di Murtas. Nonostante la spiaggia sia stata riaperta ai bagnanti il 1° giugno, la zona rimane un’area pericolosa.
Il secondo avviso, emesso il giorno successivo, riguarda l’Aster 30, un missile di dimensioni superiori, lungo 4,2 metri e con un diametro di 20 cm. Questo missile è stato disperso a una profondità di circa 600 metri, al largo tra Monte Santu e il radar di Cuccuru Tundu Mannu. Le autorità hanno quindi imposto delle restrizioni di accesso a queste aree, sottolineando il rischio di esplosione a causa della presenza di cariche esplosive ancora intatte.
Il 29 maggio, lo Stato Maggiore dell’Esercito ha diramato un comunicato stampa riguardante la campagna di lanci dei sistemi missilistici SampT e Stinger, che si sono svolti presso il poligono di Salto di Quirra. Il sistema SampT è il sistema di lancio dei missili Aster 30, utilizzato anche per le operazioni di difesa della NATO. Questi missili sono stati forniti all’Ucraina per contrastare l’invasione russa, come parte della campagna Rearm Europe. Ogni Aster 30 ha un costo stimato di circa due milioni di euro.
L’obiettivo dell’operazione era abbattere alcuni radiobersagli che volavano sopra il mare orientale della Sardegna. Sebbene molti dei missili abbiano centrato il bersaglio, almeno due missili – uno Stinger e un Aster 30 – sono finiti in acqua, creando il rischio di esplosioni sottomarine.
I missili Stinger e Aster 30 sono tra i sistemi di difesa missilistica più avanzati e pericolosi, progettati per contrastare minacce aeree e terrestri. Il missile Stinger è un sistema d’arma missilistico portatile a cortissima portata, in grado di abbattere obiettivi come droni, aerei e elicotteri a bassa quota. Viene utilizzato principalmente in operazioni di difesa di obiettivi critici, come posti di comando o aree vitali, e può essere lanciato da unità di fanteria durante operazioni sia terrestri che anfibie. Il suo utilizzo è reso possibile grazie a un sistema di tracciamento avanzato che consente di indirizzare il missile verso il bersaglio in modo preciso e rapido.
Il missile Aster 30, parte della famiglia Aster, è uno dei sistemi di difesa missilistica più avanzati al mondo. Con una portata che può arrivare a distanze considerevoli, è progettato per proteggere sia piattaforme navali che terrestri da minacce aeree, inclusi missili balistici e aerei nemici. Grazie alla sua capacità di manovra ad alta velocità e al sistema di guida attiva, l’Aster 30 è estremamente efficace nell’intercettare missili nemici in volo. L’impiego di questi missili nelle esercitazioni è fondamentale per migliorare le capacità di difesa contro le minacce emergenti.
L’incidente dei missili “dispersi” nel mare della Sardegna evidenzia la complessità delle operazioni militari, ma le autorità competenti stanno monitorando attentamente la situazione per garantire la sicurezza. La collaborazione tra le forze armate e le autorità locali continua a essere fondamentale per mantenere l’ambiente marittimo sicuro. Questo episodio offre l’opportunità di rafforzare ulteriormente le pratiche di gestione delle esercitazioni, assicurando la protezione delle zone interessate.
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