La Norvegia raddoppierà quasi il numero dei suoi obici K9 con un investimento di circa 534 milioni di dollari - brigatafolgore.net
In un contesto internazionale sempre più instabile, caratterizzato da tensioni crescenti nell’area baltica e artica, la Norvegia ha annunciato un nuovo e importante investimento per rafforzare la propria capacità di difesa. Il governo norvegese ha infatti proposto l’acquisto di 24 nuovi obici semoventi K9 Thunder da 155 mm, prodotti dall’azienda sudcoreana Hanwha Aerospace, per un valore complessivo di 5,65 miliardi di corone norvegesi, pari a circa 534 milioni di dollari.
Questa iniziativa rappresenta un passo significativo all’interno di una più ampia strategia nazionale di potenziamento delle forze armate, volta a rafforzare la sicurezza nazionale soprattutto nella regione settentrionale del Paese, al confine con la Russia e in prossimità delle rotte artiche, sempre più centrali per gli equilibri geopolitici internazionali.
I nuovi obici andranno ad equipaggiare un nuovo battaglione di artiglieria della Brigata Finnmark, unità in fase di costituzione, destinata ad operare nel nord estremo della Norvegia. Questa zona, tradizionalmente presidiata da forze leggere, sta assumendo un ruolo sempre più centrale nella strategia difensiva di Oslo, anche in risposta al nuovo scenario creato dalla guerra in Ucraina e dalle tensioni NATO-Russia.
Attualmente, la Norvegia dispone già di 28 obici K9 e 14 veicoli di rifornimento K10, tutti forniti dalla stessa Hanwha. Con questa nuova acquisizione, il Paese esercita un’opzione già prevista nel contratto originario con l’azienda sudcoreana, portando così a 52 il numero totale di K9 in servizio.
L’acquisto dei nuovi obici rientra in una proposta di spesa molto più ampia, pari a 17 miliardi di corone norvegesi, che prevede investimenti mirati in diversi settori strategici delle Forze Armate. Tra i punti salienti di questo piano figurano:
Particolare attenzione è stata riservata alla difesa delle acque territoriali, considerate un punto nevralgico in caso di crisi o conflitto. Il governo norvegese ha sottolineato l’importanza di rafforzare le capacità di contromisure contro le mine attraverso l’adozione di sistemi autonomi e senza equipaggio, in grado di operare in modo efficiente anche in condizioni ostili.
Secondo il Ministro della Difesa Tore Sandvik, questa espansione garantirà la libertà di movimento delle navi norvegesi e alleate in tempo di pace come in situazioni di emergenza, oltre a contribuire alla protezione delle infrastrutture subacquee critiche, sempre più esposte a possibili atti di sabotaggio.
Il piano presentato si inserisce all’interno di una strategia a lungo termine per la difesa nazionale. Nel 2023, il governo norvegese aveva già proposto un significativo aumento del bilancio della difesa, portandolo a 110,1 miliardi di corone per il 2025, con un incremento di 19,2 miliardi rispetto agli anni precedenti. Questa scelta rispecchia la consapevolezza crescente della necessità di adattare le forze armate ai nuovi scenari di minaccia.
Secondo la proposta governativa, l’acquisizione dei nuovi obici K9 porterà l’investimento complessivo nel programma di artiglieria da 155 mm a 11,1 miliardi di corone.
La Norvegia non è sola in questa scelta. Altri Paesi della regione baltica e nordica hanno già optato per il K9 Thunder: Polonia, Finlandia ed Estonia hanno integrato questi obici semoventi nei rispettivi eserciti. La standardizzazione dei sistemi d’artiglieria in area NATO è considerata un vantaggio tattico, poiché facilita l’interoperabilità e la logistica con le forze alleate.
L’iniziativa del governo norvegese rappresenta un chiaro segnale dell’impegno a rafforzare la difesa del Paese, in un momento storico in cui la sicurezza europea è messa alla prova da nuove e complesse minacce. Con l’ingresso di ulteriori K9 Thunder nelle proprie fila, la Norvegia si dota di una capacità di fuoco moderna, mobile e potente, pronta a operare in ambienti ostili come quello artico.
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