Anduril e Microsoft: Rivoluzione Digitale con il Programma IVAS - brigatafolgore.net
Un casco futuristico per il campo di battaglia. È questo l’obiettivo della partnership tra Meta – il colosso guidato da Mark Zuckerberg – e Anduril Industries, la società fondata da Palmer Luckey, già creatore di Oculus Rift. Un accordo rivoluzionario che punta a fondere la realtà aumentata (AR), la realtà virtuale (VR) e l’intelligenza artificiale (IA) in un unico sistema operativo militare all’avanguardia, dando vita al programma EagleEye.
Palmer Luckey, allontanato da Facebook nel 2017, torna ora come partner strategico in un’operazione che potrebbe ridefinire i confini della guerra tecnologica. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal (WSJ), Anduril e Meta hanno già presentato una proposta congiunta per un contratto da 100 milioni di dollari con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Questa iniziativa rientra nel più ampio piano da 22 miliardi di dollari volto alla fornitura di visori indossabili per i soldati americani.
L’obiettivo? Trasformare l’esperienza visiva e cognitiva sul campo, fornendo ai militari uno “strato digitale” che aumenti la consapevolezza situazionale, permetta di rilevare minacce invisibili a occhio nudo e interagire con sistemi autonomi senza distogliere l’attenzione dall’ambiente reale.
Il sistema EagleEye, annunciato ufficialmente sul sito di Anduril (Anduril.com), è un casco AR/VR dotato di sensori avanzati, capacità di intelligenza artificiale e strumenti di realtà estesa. Il dispositivo è progettato per fondere le immagini reali con dati digitali in tempo reale: schemi di movimento del nemico, tracciamento dei droni, navigazione assistita, riconoscimento facciale.
La piattaforma software Lattice di Anduril, già utilizzata per coordinare sistemi autonomi su terra, aria e mare, verrà integrata con i modelli IA Llama sviluppati da Meta, creando un’unica interfaccia cognitiva per l’operatore militare. Meta, dal canto suo, fornirà anche tecnologie sviluppate dal suo Reality Labs, tra cui sensori biometrici e sistemi avanzati di eye-tracking.
Uno degli aspetti più significativi di questa partnership è che il programma è stato interamente finanziato con capitali privati, senza il supporto diretto del governo. Questa scelta strategica consente di accelerare lo sviluppo tecnologico, abbattendo tempi e costi per eventuali future adozioni da parte delle forze armate.
Secondo Anduril, il progetto EagleEye potrà essere implementato rapidamente e senza le lungaggini tipiche delle commesse pubbliche. Inoltre, la sua natura modulare ne permetterà l’adattamento a diversi scenari operativi: dalle forze speciali alle missioni di peacekeeping, fino all’addestramento in realtà simulata.
Ma la collaborazione con Meta non è l’unico fronte su cui Anduril sta avanzando. Nel febbraio 2025, l’azienda ha assunto la guida dell’ambizioso programma IVAS (Integrated Visual Augmentation System) dell’Esercito americano, precedentemente affidato a Microsoft (Reuters).
Anduril curerà ora lo sviluppo, la produzione e le tempistiche di consegna dell’hardware e del software per i visori AR/VR destinati ai reparti statunitensi. Microsoft continuerà a garantire il supporto cloud tramite Azure, ma sarà Anduril a definire l’evoluzione tecnologica della piattaforma.
Questa mossa rappresenta un cambio di paradigma: mentre aziende come Microsoft mostrano segni di rallentamento nella transizione verso la difesa militare, realtà più agili come Anduril si candidano a diventare i veri protagonisti del futuro bellico digitale.
Anduril non si limita a collaborare con Meta. Sta stringendo alleanze strategiche anche con OpenAI, Palantir Technologies, Oracle e altri attori di primo piano nel settore tecnologico. Insieme, queste aziende puntano a realizzare un ecosistema di difesa digitale dove IA, sensori, visori e sistemi autonomi lavorano in sinergia.
In particolare, sono al centro di progetti come il “Golden Dome”, una nuova architettura per la difesa integrata antimissile, che combina capacità predittive, radar e IA per reagire in tempo reale alle minacce aeree. Anche in questo caso, l’obiettivo è fornire soluzioni scalabili e interoperabili a costi contenuti.
Le forze armate del futuro non si baseranno solo su potenza di fuoco, ma sulla supremazia informativa e sensoriale. Visori come EagleEye permetteranno di anticipare il nemico, sincronizzare le operazioni tra umani e droni, minimizzare i danni collaterali e ottimizzare le risorse sul campo.
Meta, attraverso la sua collaborazione con Anduril, entra così a pieno titolo nel settore della difesa, trasformando i suoi investimenti in realtà aumentata da semplice tecnologia di consumo a strumento militare strategico.
Secondo quanto dichiarato dai portavoce delle due aziende, l’obiettivo è chiaro: dotare i soldati di capacità “sovrumane”, non per sostituire l’uomo, ma per esaltarne le potenzialità in contesti sempre più complessi e multidimensionali.
Fonte: https://www.wsj.com/tech/meta-army-vr-headsets-anduril-palmer-luckey-142ab72a
Fonte: https://www.anduril.com/article/anduril-and-meta-team-up-to-transform-xr-for-the-american-military/
In un’operazione senza precedenti per complessità, audacia e risonanza strategica, il Servizio di Sicurezza dell’Ucraina…
Con una cerimonia solenne svoltasi nel cortile d’onore dell’Accademia Militare di Modena, il Generale di…
Nel mese di giugno 2025, il personale in servizio presso Esercito, Marina e Aeronautica riceverà…
Il 5 giugno 2025, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha nominato il…
Un’ondata di indignazione e solidarietà ha attraversato il Paese dopo l’episodio avvenuto in un liceo…
In un contesto in cui la supremazia elettronica è cruciale, la capacità di operare in…