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Il Regno Unito vuole creare una Home Guard. Può essere un idea anche per Noi?

Di fronte a un panorama globale sempre più instabile, il Regno Unito si prepara a rinnovare la propria postura difensiva partendo dal fronte interno. Il governo britannico, attraverso la nuova Strategic Defence Review, sta pianificando la creazione di una forza di volontari civili modellata sulla celebre Dad’s Army, la milizia territoriale nata nel 1940 per difendere il Paese da un’eventuale invasione nazista.

La nuova Home Guard sarebbe composta da migliaia di cittadini addestrati alla sorveglianza e alla protezione di infrastrutture vitali come aeroporti, centrali elettriche e hub costieri per i cavi sottomarini, punti sensibili oggi esposti al rischio di sabotaggi e attacchi terroristici. La proposta, fortemente voluta dal segretario alla Difesa John Healey e da figure di rilievo come l’ex segretario generale della NATO Lord Robertson, si inserisce in una visione strategica ribattezzata internamente Hedgehog Britain – una Gran Bretagna pronta a difendersi in profondità, su ogni fronte.

Il Regno Unito vuole creare una Home Guard. Può essere un idea anche per Noi? – brigatafolgore.net

Una “leva civile” per l’era della minaccia ibrida

La decisione britannica nasce anche alla luce della crescente consapevolezza che la difesa nazionale non può più dipendere esclusivamente dalle forze armate regolari. Con un esercito sceso sotto i 70.000 effettivi e minacce sempre più decentrate e asimmetriche, Londra intende rafforzare la resilienza interna attraverso una nuova leva civica.

La Home Guard, che non sarà parte della riserva militare esistente, sarà reclutata e addestrata su base volontaria e avrà il compito di intervenire in situazioni d’emergenza e prevenire attacchi contro obiettivi strategici. Le operazioni non riguarderanno scenari di combattimento, ma avranno una funzione di dissuasione, sorveglianza e intervento rapido in caso di sabotaggi, attentati o disastri naturali.

Il parallelo con l’Italia: la riserva ausiliaria proposta da Crosetto

La strategia britannica trova un parallelo interessante nelle intenzioni dichiarate nel 2024 dal ministro della Difesa italiano Guido Crosetto, che ha più volte sottolineato l’urgenza di costruire una riserva nazionale ispirata ai modelli israeliano e svizzero.

Crosetto ha infatti proposto una forza ausiliaria fino a 10.000 unità, composta da ex militari, personale in congedo e civili specializzati, da attivare in caso di gravi crisi, conflitti o calamità naturali. “Non abbiamo un problema di numero,” ha dichiarato il ministro, “ma dobbiamo creare una riserva nazionale che sia facilmente attivabile nei momenti di emergenza.”

Sebbene la bozza di legge italiana sia ancora in fase embrionale, l’obiettivo è simile: rafforzare la sicurezza interna attraverso l’impiego di personale volontario e addestrato, che non andrebbe a sostituire le Forze Armate nei teatri operativi, ma a integrarne la capacità sul territorio nazionale.

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Home Guard e Riserva Ausiliaria per una stessa esigenza

Se la proposta britannica evoca l’immaginario popolare della Dad’s Army, quella italiana punta su una riserva più strutturata e ispirata a modelli consolidati in altri Paesi europei. In entrambi i casi, l’intento è chiaro: coinvolgere la popolazione nella difesa del Paese, rafforzare la protezione delle infrastrutture critiche e rispondere in modo più agile alle minacce ibride e interne.

Mentre Londra annuncia investimenti in droni armati, sistemi laser e reggimenti tecnologici, la nuova Home Guard rappresenta l’anello mancante tra l’alta tecnologia e la sicurezza territoriale. Allo stesso modo, la riserva ausiliaria italiana potrebbe rappresentare un valido strumento per affrontare le vulnerabilità civili in un’epoca in cui la guerra non è più solo una questione di fronti e uniformi.

Condoralex

Al secolo Alessandro Generotti, C.le magg. Paracadutista in congedo. Brevetto Paracadutista Militare nº 192806. 186º RGT Par. Folgore/5º BTG. Par. El Alamein/XIII Cp. Par. Condor. Fondatore e amministratore del sito web BRIGATAFOLGORE.NET. Blogger e informatico di professione.

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