Continua l'ascesa degli Ufficiali Generali provieniente dalle aviotruppe all'interno della Forza Armata.
L'ex Comandante del 185° RRAO "Folgore" Alessandro Grassano ha ricevuto la seconda stella da Generale. Nato ad Alessandria il 21 novembre 1970, Grassano ha iniziato il suo percorso nell'Accademia Militare dell'Esercito a Modena nel 1990. Conseguito il grado di Tenente nel 1995, ha iniziato a servire nel 185° Reggimento Artiglieria Paracadutisti "Folgore" di Livorno.
Nel 2002 ha servito come Ufficiale di collegamento presso il Quartier Generale della Missione KFOR a Pristina, e l'anno successivo è stato impiegato come Ufficiale addetto alle informazioni in Afghanistan durante l'Operazione "Enduring Freedom". Ha acquisito una vasta esperienza operativa partecipando a missioni in Bosnia, Kosovo, Afghanistan e Iraq, dimostrando eccellenti capacità nel gestire situazioni complesse. Nel 2004, mentre era al Nucleo Iniziale del Comando delle Forze Speciali dell'Esercito a Firenze, ha ricoperto il ruolo di Ufficiale HUMINT in Iraq, nell'ambito dell'Operazione "Antica Babilonia".
Dopo il Corso di Stato Maggiore nel 2006, ha assunto il comando del Battaglione Acquisizione Obiettivi presso il 185° Reggimento Paracadutisti RRAO "Folgore". La sua competenza lo ha portato a ricoprire importanti incarichi formativi, come il comando del Battaglione Allievi presso l'Accademia Militare di Modena e ruoli di rilievo presso il Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) a Roma.
La promozione a Generale di Brigata il 1° gennaio 2021 e il successivo comando della Missione Bilaterale Italiana a sostegno della Repubblica del Niger rappresentano la continuazione del suo impegno a favore della cooperazione internazionale e della sicurezza. Nel suo attuale incarico come Vice Capo del III Reparto Direzione Strategica e Cooperazione Militare dello Stato Maggiore della Difesa, il Gen. Grassano si occupa di cooperazione internazionale, un'area cruciale per la politica di difesa e sicurezza italiana.
La promozione a Generale di Divisione non è solo il riconoscimento di una carriera spesa in servizio del Paese e della comunità internazionale, ma riflette anche l'importanza delle competenze, dell'esperienza e del leadership dimostrate dal Generale nel corso degli anni.
Folgore Signor Generale!