Dal Medio Oriente all’Ucraina: il G7 si compatta sulle emergenze globali - brigatafolgore.net
È iniziato oggi a Kananaskis, in Canada, il vertice del G7, ospitato tra le Montagne Rocciose dell’Alberta. Un summit atteso, che ha visto l’agenda originale – focalizzata su crescita economica, resilience, comunità sicure e transizione energetica – essere rimodulata alla luce di gravi sviluppi internazionali. In particolare, l’attenzione si è concentrata sulla guerra tra Israele e Iran, sul conflitto in Ukraine, sulla situazione a Gaza e sul tema dei dazi commerciali.
Alla vigilia dell’apertura ufficiale si è tenuto un colloquio informale tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il primo ministro britannico Keir Starmer e il primo ministro canadese Mark Carney. L’incontro, svoltosi in un clima disteso e collaborativo, ha segnato l’inizio di un confronto costruttivo tra i leader europei e nordamericani, volto a consolidare la coesione del G7 nell’affrontare le sfide globali.
La presidenza canadese, che guida i lavori, ha predisposto una struttura flessibile per accogliere le emergenze geopolitiche senza perdere di vista le priorità economiche condivise. Uno dei momenti chiave sarà la sessione dedicata alla sicurezza energetica, che chiuderà i lavori con la partecipazione anche dei leader dei Paesi invitati.
Uno degli aspetti fondamentali di questo vertice è la ricerca di una posizione condivisa sulla situazione in Medio Oriente. Dopo l’attacco a sorpresa di Israele contro obiettivi strategici in Iran e la successiva risposta di Teheran con il lancio di missili, i Paesi del G7 stanno lavorando per favorire una de-escalation del conflitto e sostenere una soluzione duratura attraverso il dialogo.
Fonti italiane hanno sottolineato l’obiettivo di una linea coordinata tra i partner europei, da estendere poi a un confronto approfondito con gli Stati Uniti, che giocano un ruolo centrale nel mantenimento della sicurezza globale. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha ribadito l’importanza di impedire qualsiasi proliferazione nucleare e ha confermato il sostegno dell’Europa a ogni sforzo volto alla stabilità della regione mediorientale.
In questo contesto, il contributo americano resta determinante. Il presidente Donald Trump parteciperà pienamente ai lavori del vertice, con incontri bilaterali di rilievo, tra cui quello previsto con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il G7 continua a rappresentare un pilastro della cooperazione internazionale e un forum in cui i leader possono dialogare apertamente e cercare soluzioni condivise, anche nei momenti più complessi.
La guerra in Ukraine resta una priorità assoluta per il G7. Nella giornata di domani è in programma una sessione dedicata al conflitto, con la partecipazione del presidente Zelensky e del segretario generale della NATO, Mark Rutte. L’impegno dell’Alleanza Atlantica a difesa della sovranità ucraina e della sicurezza euro-atlantica viene riaffermato nel contesto di un forte coordinamento tra alleati, che trova nel G7 uno spazio di sintesi e di proiezione strategica.
È prevista inoltre la partecipazione di Zelensky al vertice NATO dell’Aja (24-26 giugno), a testimonianza della sinergia tra le istituzioni multilaterali e della continuità del sostegno internazionale all’Ucraina. Il dialogo tra Kiev, Washington, Bruxelles e gli altri partner rappresenta un elemento chiave per la costruzione di una pace giusta e duratura.
Anche la questione umanitaria a Gaza è stata discussa nel corso dei colloqui multilaterali. I Paesi del G7 riaffermano il proprio impegno nel promuovere il rispetto del diritto internazionale e la protezione dei civili, sostenendo ogni sforzo volto ad aprire corridoi umanitari e a garantire gli aiuti alla popolazione. L’obiettivo condiviso è evitare ulteriori vittime e creare le condizioni per una soluzione sostenibile, che tenga conto delle legittime esigenze di sicurezza e sviluppo della regione.
Il vertice di Kananaskis, sotto la guida del primo ministro Carney, si avvia così a concludersi con una dichiarazione congiunta che ribadirà l’unità dei Paesi del G7, il valore della cooperazione transatlantica e la centralità delle istituzioni multilaterali. In un mondo attraversato da crisi complesse, il G7 si conferma un faro di stabilità, dialogo e responsabilità condivisa.
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