L'Esercito Italiano ha ufficialmente avviato l'acquisizione del primo lotto di elicotteri d'attacco AW249 Fenice, una piattaforma di nuova generazione destinata a sostituire gli ormai datati AW129 Mangusta, in servizio da oltre trent'anni. Questo primo gruppo di velivoli fa parte di un'iniziativa che prevede la produzione di fino a 48 unità, sviluppate dalla Leonardo Agusta, con l'obiettivo di modernizzare la flotta d'assalto dell'esercito italiano. L'AW249 Fenice è stato presentato per la prima volta nel 2017 e la sua fase iniziale prevede 17 esemplari, la cui consegna partirà nel 2027.
AW249 Fenice: l'elicottero da combattimento di nuova generazione
L'AW249 è un elicottero d'assalto di ultima generazione, progettato per operare in scenari di guerra moderni e in continua evoluzione. Rappresenta l'unico elicottero attualmente in fase di progettazione che combina tecnologie all'avanguardia, prestazioni elevate e un'elevata capacità di sopravvivenza, mantenendo al contempo costi operativi contenuti. Progettato per rispondere alle nuove esigenze tattiche e per integrarsi con altre piattaforme, l'AW249 può operare in sinergia con risorse aeree e di terra, compresi i sistemi aerei senza equipaggio (UAS).
Questo elicottero combina tecnologie avanzate per la comunicazione, un sofisticato sistema di gestione del campo di battaglia e una capacità di evoluzione che gli permetterà di integrare futuri equipaggiamenti e armamenti. Gli avanzati sistemi avionici e di missione migliorano la consapevolezza operativa, riducendo il carico di lavoro del pilota e aumentando così la sicurezza durante le operazioni.
Protezione e sopravvivenza in combattimento
L'AW249 è dotato di un avanzato sistema di autodifesa integrato, progettato per garantire un'elevata sopravvivenza nei teatri operativi più impegnativi. Tra le sue caratteristiche di protezione si evidenziano una trasmissione rinforzata, in grado di continuare a funzionare per 50 minuti anche in assenza di lubrificante, sedili corazzati per garantire la protezione dell’equipaggio, serbatoi di carburante con elevata tolleranza balistica in grado di resistere a impatti diretti e una struttura rinforzata progettata per assorbire impatti elevati e ridurre la rilevabilità ai radar nemici.
Con un peso massimo al decollo di 8,3 tonnellate, l'AW249 è in grado di operare con droni e velivoli senza pilota, garantendo elevata velocità, autonomia e versatilità. Le sue capacità lo rendono ideale per missioni di scorta armata, supporto aereo ravvicinato, interdizione aerea, ricognizione, sorveglianza e acquisizione obiettivi. Grazie ai suoi potenti motori, è in grado di operare in condizioni climatiche estreme e di condurre missioni navali, con funzionalità integrate per operare da unità navali già nella fase progettuale.
Prestazioni e capacità operative
L'AW249 Fenice è stato sviluppato per garantire prestazioni di alto livello. Ha una lunghezza di 18 metri, un'apertura alare di 15 metri, una cabina di pilotaggio a due posti e un carico utile massimo di circa 1.800 kg. È motorizzato con due turboalbero General Electric CT7-8E6, ciascuno da 2.500 cavalli, ed è in grado di raggiungere una velocità massima di 155 nodi (287 km/h – 178 mph) con un'autonomia fino a 430 miglia nautiche (796 km – 495 miglia).
Può operare fino a un'altitudine di 6.096 metri (20.000 piedi) con una durata massima operativa di circa quattro ore. L'AW249 Fenice è una naturale evoluzione del modello AW149, che a sua volta deriva dall’AW129 Mangusta. Uno degli aggiornamenti più significativi riguarda l’autonomia, portata a tre ore, così da consentire operazioni coordinate con gli NH-90 e i CH-47 dell'esercito italiano, mantenendo una formazione coerente durante le missioni.
Armamento e capacità bellica
L'AW249 è dotato di un sistema d'arma flessibile, in grado di adattarsi a diversi scenari operativi e configurazioni missione. Il suo armamento include un cannone Gatling TM197B da 20 mm con elevata cadenza di fuoco, razzi guidati e non guidati da 70 mm ideali per attacchi di precisione e supporto ravvicinato, missili aria-aria a guida infrarossa per l'ingaggio di bersagli aerei e missili aria-terra a guida radiofrequenza o fibra ottica, progettati per distruggere veicoli corazzati con precisione millimetrica. Grazie alla combinazione tra potenza di fuoco, velocità, autonomia e resistenza, l'AW249 si configura come un assetto di punta per le forze armate italiane, pronto a rispondere alle sfide operative del futuro con una capacità di combattimento senza precedenti.