Un team di artificieri dell'Esercito Italiano ha recentemente portato a termine un'importante operazione di disinnesco di un ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale. La bomba d’aereo, del peso di circa 227 kg e contenente 120 kg di esplosivo ad alto potenziale, è stata rinvenuta durante i lavori di ampliamento della linea ferroviaria Codogno-Mantova nel comune di Tornata, in provincia di Cremona.
Gli specialisti del 10° Reggimento Genio Guastatori di Cremona sono intervenuti prontamente, dimostrando ancora una volta la loro professionalità e competenza. L'ordigno, nonostante fosse stato sotterrato per decenni, si trovava in ottimo stato di conservazione e rappresentava ancora una minaccia attiva.
Le operazioni di messa in sicurezza dell'ordigno sono state eseguite grazie alla sinergia tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti, sotto la direzione e il coordinamento della Prefettura di Cremona. Per garantire la sicurezza durante le procedure di rimozione dei sistemi di innesco, sono state prese misure straordinarie: è stato interrotto il traffico stradale sulle strade provinciali SP31 e SP77, così come sulle strade comunali adiacenti per un raggio di oltre 800 metri dalla zona di rinvenimento. Inoltre, è stato temporaneamente sospeso il traffico della linea ferroviaria Codogno-Mantova e lo spazio aereo interessato.
Una volta disinnescata, la bomba è stata trasferita presso la cava di Nuova Demi nel comune di Genivolta (CR), scortata dalle Forze di Polizia. Qui, gli artificieri hanno proceduto al brillamento controllato, eliminando definitivamente la minaccia.
Gli artificieri dell’Esercito Italiano sono costantemente impegnati nella bonifica di ordigni esplosivi su tutto il territorio nazionale. Solo nel 2023, i nuclei di artificieri dei reggimenti genio hanno condotto 2.356 interventi, neutralizzando un totale di 12.666 residuati bellici, tra cui 21 bombe d’aereo risalenti ai conflitti mondiali. L'intervento a Tornata rappresenta solo uno dei numerosi esempi del loro fondamentale lavoro per la sicurezza del Paese, dimostrando ancora una volta l’efficacia e la dedizione della Forza Armata nel gestire situazioni di emergenza legate ai residuati bellici.