ANA ci riprova con la mini leva obbligatoria - brigatafolgore.net
Sebastiano Favero, riconfermato per un quinto mandato ai vertici dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA), non ha dubbi sulla necessità di introdurre una mini-leva obbligatoria, rivisitata per le esigenze odierne. Ingegnere di Possagno e socio veterano della sezione Alpini Monte Grappa di Bassano, Favero è fermamente convinto che un servizio obbligatorio, adeguato ai tempi moderni, possa rappresentare un’opportunità fondamentale per la crescita delle giovani generazioni. «Un servizio di leva obbligatorio è essenziale per i giovani di oggi, poiché insegna il senso di comunità e l’importanza di fare squadra», ha affermato Favero. Sebbene non si tratti della stessa formula di un tempo, la proposta prevede un servizio che abbia un forte impatto educativo e sociale.
Secondo Favero, la mini-leva non dovrebbe essere semplicemente un’esperienza militare, ma potrebbe avere anche una dimensione sociale significativa. «Un’idea potrebbe essere quella di orientare i giovani verso la Protezione Civile, una struttura di intervento che affronta situazioni di emergenza», ha spiegato. L’obiettivo è formare persone preparate ad affrontare contesti complessi, come disastri naturali, un tipo di esperienza che avrebbe risvolti positivi per i giovani. Lo spirito di squadra che si sviluppa in tali contesti potrebbe insegnare valori di solidarietà e coesione, favorendo la crescita personale dei ragazzi. Questo approccio rispecchia l’esperienza che gli alpini vivono nei campi estivi, dove le richieste di partecipazione sono sempre più numerose e testimoniano l’entusiasmo dei giovani verso queste opportunità formative.
Tra i progetti di Favero, uno dei principali è il raduno triveneto di Conegliano, in programma dal 13 al 15 giugno per celebrare il centenario della sezione locale. Favero ha già annunciato la sua partecipazione, sottolineando l’importanza di onorare il traguardo raggiunto dagli alpini del Triveneto, che include le regioni del Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Inoltre, Favero ha manifestato il suo desiderio di portare un’adunata nazionale a Bassano, città storicamente legata agli alpini. Sebbene la proposta sia ancora da valutare in dettaglio, Favero ha spiegato che ci sono motivi validi per considerare la città come sede dell’evento, soprattutto per il forte legame che questa ha con la storia degli alpini. Tuttavia, ha aggiunto che occorrerà analizzare le condizioni logistiche e organizzative per un evento di tale portata.
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